Una ragazza di 20 anni catturata dai jihadisti è stata bruciata viva per essersi opposta nel suo essere partecipe di un rapporto intimo estremo. E’ un episodio terribile, raccontato da Zainab Bangura, inviata Onu nelle zone del conflitto. L’inviata ha effettuato un viaggio in Siria, in Iraq, in Turchia, nel Libano e nella Giordania e ha incontrato i testimoni e le vittime delle atroci azioni commesse dai membri dell’Isis. In un’intervista, la Bangura ha fatto sapere che non aveva mai visto niente del genere, anche in riferimento ai metodi organizzati che i jihadisti usano per ridurre in schiavitù le donne.
Alcune vengono violentate, altre vengono costrette alla prostituzione e altre ancora sono spinte a matrimoni forzati. L’inviata Onu ha spiegato che, nel momento in cui viene attaccato un villaggio, i jihadisti dividono le donne dagli uomini, scelgono le ragazze più giovani, le spogliano e verificano la loro bellezza. Per ciascuna giovane viene stabilito un prezzo.
"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…
Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…
La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…
La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…
In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…
La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…