La Procura della Repubblica di Imperia ha disposto accertamenti sull’auto in uso alla nonna del piccolo Ryan e al compagno di lei.
L’ultima ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella che il bambino possa essersi lanciato dall’auto in corsa, forse per scappare, non si sa da cosa né da chi. Intanto le condizioni del piccolo Ryan sono in continuo miglioramento, tanto che nelle scorse ore ha lasciato la terapia intensiva per essere trasferito nel reparto ordinario e iniziare la fisioterapia.
Emergono ulteriori novità sul caso del piccolo Ryan, il bambino di Ventimiglia ricoverato all’ospedale Gaslini di Genova. L’ultima ipotesi al vaglio della Procura è di una possibile caduta del bambino da un’auto in corsa, quella in uso alla nonna e al compagno di lei, nello specifico. Stando a quanto riferisce Repubblica, il piccolo potrebbe essersi gettato dall’auto, riportando le gravi ferite che lo hanno costretto a un lungo ricovero in ospedale.
Al momento gli indagati a piede libero, con l’accusa di lesioni gravissime, sono proprio la nonna paterna e il suo compagno.
Intanto le condizioni del bambino sono in continuo miglioramento, tanto che nelle scorse ore ha lasciato la terapia intensiva per essere trasferito nel reparto di fisiatria e iniziare la terapia. La Procura della Repubblica di Imperia ha spiegato che “gli accertamenti fino a ora effettuati rispetto alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamenti”.
Al momento si indaga a 360 gradi e nessuna pista resta è stata accantonata. Se l’ipotesi dell’auto venisse confermata, bisogna capire da chi scappasse il bambino e soprattutto perché stesse fuggendo. L’avvocato Maria Gioffrè, legale del papà del piccolo, ha già annunciato che sarà avviata una richiesta di incidente probatorio appena si avranno certezze sulle dimissioni del bambino.
Per domattina, invece, è atteso a Ventimiglia, un accertamento tecnico irripetibile sulla Ford appartenente alla nonna e al compagno della donna. L’accertamento servirà per trovare eventuali tracce organiche del nipotino e per ricostruire la pista investigativa, secondo la quale le lesioni più gravi il piccolo potrebbe averle riportate proprio lanciandosi dalla vettura in corsa, in condizioni tuttora da accertare.
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