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Categories: Economia

Voucher Inps: prestatore e committente

Chi sono il prestatore e il committente, quando parliamo di voucher Inps? I committenti sono i datori del lavoro accessorio che sarà retribuito tramite i buoni erogati dall’ente previdenziale. I prestatori sono coloro che possono svolgere il lavoro accessorio, e che quindi possono usufruire dei voucher. Il ricorso a questo strumento di pagamento è limitato al rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore finale.

COSA SONO I VOUCHER? DOMANDE E RISPOSTE SUI BUONI LAVORO INPS

Le imprese infatti non possono reclutare e retribuire lavoratori per svolgere prestazioni a favore di terzi, essendo vietati l’appalto o la somministrazione di lavoro. Una sola eccezione riguarda gli appalti: l’utilizzo dei voucher – informa l’Inps – in caso di società appaltatrici di servizi è consentito esclusivamente nel caso dell’attività di stewarding in manifestazioni calcistiche.

Quali datori di lavoro possono emettere i voucher?
I committenti che possono utilizzare i buoni lavoro Inps per retribuire prestazioni di lavoro accessorio sono:
– famiglie;
– enti senza fini di lucro;
– soggetti non imprenditori;
– imprese familiari;
– imprenditori agricoli;
– imprenditori operanti in tutti i settori;
– committenti pubblici

Il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa Inail per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.

Quali lavoratori possono usare i voucher?

I prestatori che possono utilizzare i voucher sono:
– pensionati
– studenti tra i 16 e i 25 anni iscritti a scuola o all’università. I minorenni devono possedere l’autorizzazione alla prestazione di lavoro da parte del genitore o di chi esercita la potestà genitoriale. Se il lavoro è considerato a rischio (in particolare nei settori dell’industria e dell’artigianato manifatturiero) va presentato anche il certificato medico che attesti per il minore l’idoneità. Gli studenti scolastici possono effettuare prestazioni di lavoro accessorio il sabato e la domenica in tutti i periodi dell’anno e nei periodi di vacanza: vacanze natalizie, pasquali ed estive. Gli studenti universitari possono invece svolgere lavoro accessorio in qualunque periodo dell’anno.
– percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito (cassintegrati, titolari di indennità di disoccupazione Aspi, disoccupazione speciale per l’edilizia e i lavoratori in mobilità);
– lavoratori part-time: questi lavoratori possono usare i voucher nell’ambito di qualsiasi settore produttivo, ma non presso il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale.
– altre categorie di prestatori (inoccupati, titolari di indennità di disoccupazione Mini-Aspi e Mini-Aspi 2012, di disoccupazione speciale per agricoltura, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti pubblici e privati).
– I prestatori extracomunitari possono svolgere attività di lavoro accessorio se in possesso di un permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di attività lavorativa o, nei periodi di disoccupazione, se in possesso di un permesso di soggiorno per attesa occupazione. Il compenso tramite voucher viene incluso ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.

Il prestatore può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. È inoltre cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari.

Francesco Minardi

Francesco Minardi è stata collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e politica interna ed estera,

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