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Videochiamate: Whatsapp, Skype, Zoom e altre piattaforme. Cosa scegliere?

Le piattaforme per videochiamate stanno permettendo, in questo periodo anomalo da coronavirus, di mantenere una vita sociale e anche lagorativa: videolezioni, riunioni di lavoro, conferenze. La quotidianità ormai è scandita da un’agenda fitta di videocall che era difficile aspettarsi Ma quali sono le migliori piattaforme per videochiamate, soprattutto di gruppo? Le risposte cambiano a seconda delle situazioni. Ecco una panoramica delle possibilità, con pro e contro.

Videochiamate Whatsapp

Tra le piattaforme per videochiamate Whatsapp è l’opzione più immediata che ci viene in mente. Praticamente tutti, infatti, lo usano. Basta infatti cliccare sull’icona della telecamera per avviare una videochiamata che risulta piuttosto fluida, semplice e lineare. Ma per quelle di gruppo, c’è una grossa limitazione: Whatsapp permette solo fino a 4 partecipanti. Tutti visibili nella stessa schermata, ma non di più. Altra pecca: per vedersi bene è necessario che tutti i partecipanti orientino il telefono in orizzontale o in verticale. 

Videochiamate Skype

Skype è sinonimo per antonomasia della videochiamata. Lo era anche prima di questo momento storico così particolare, perché forse è stato il primo strumento in assoluto ad essere usato a livello anche personale per le videochiamate. Si tratta quindi chiaramente di una buona alternativa a Whatsapp, soprattutto perché Skype permette di videochiamare fino a 50 partecipanti contemporaneamente. Tuttavia, Skype non regala una grande fluidità e soprattutto non permette di visualizzare tutti gli utenti collegati, creando parecchie incomprensioni. Se poi le videochiamate con Skype sono frequenti, è necessario scaricare l’app o il software su desktop e creare un account.

Videochiamate Zoom

Zoom è uno strumento che sta prendendo piede in Italia proprio in questo periodo, grazie alle tante opzioni che offre per le videochiamate. Zoom è veloce, fluido, ospita fino a 100 partecipanti e li fa vedere tutti; se l’orientamento del video è orizzontale o verticale, Zoom lo “aggiusta” automaticamente, permettendo di visualizzare i partecipanti senza problemi. Inoltre Zoom è dotato di strumenti come la condivisione dello schermo, molto utile soprattutto per videochiamate di lavoro o videolezioni. Tuttavia Zoom deve essere scaricato, a meno di non partecipare a chiamate al volo con un link, ha un limite di 40 minuti per chiamata e, pur essendo intuitivo, è meno immediato di Whatsapp. Oltre ad essere in inglese.

Videochiamate Facebook Messenger

Come per Whatsapp, si tratta di un modo piuttosto semplice e intuitivo per effettuare videochiamate di gruppo, premesso che quasi tutti utilizzano Facebook. Basta andare sulla chat del gruppo che si vuole videochiamare, in alternativa creare un gruppo ad hoc, e poi si fare clic sulla telecamerina. Possono partecipare fino a 50 utenti, ma se ne vedranno solo 8, gli altri 42 si sentiranno e basta.

Videochiamate di gruppo con altre app: Duo, Houseparty, Facetime

Ovviamente esistono altre piattaforme per videochiamate, oltre quelle appena elencati, ma sono meno famosi. 

Duo è una app preinstallata sugli smartphone Android, perché firmata Google, ma può essere scaricata anche su dispositivi iOS. Basta cercarla e configurarla, ma non occorre registrarsi (è sufficiente l’account Google che già si possiede). Basta poi toccare la persona che si vuole vedere, per avviare la videochiamata, e Duo funzionerà sorprendentemente bene. Supporta però solo fino a 8 partecipanti (2 in versione desktop), che però non possono essere aggiunti in corso di chiamata.

Houseparty è una app che supporta anch’essa fino a 8 partecipanti e, fra gli amici con cui è condivisa, le videochiamate sono pubbliche. E’ pensata per i più giovani ed è infatti adatta al divertimento di videoincontri fra amici.

Facetime è invece uno strumento che funziona benissimo ma che è limitato solo a chi dispone di dispositivi iOS. Si tratta di un tool già preinstallato su iPhone, iPad e MacBook, che raggruppa tutti gli utenti con account Apple che avete in rubrica, in automatico. E’ davvero semplice da usare, molto funzionale e permette anche cose simpatiche come l’utilizzo di MeMoji al posto della faccia e lo scatto di foto animate durante le videochiamate, che poi si ritrovano in gallery. Supporta fino a 32 partecipanti in contemporanea ed è adatta soprattutto a videochiamate informali. Il grande contro è che, essendo proprietario, non ne esiste una versione per dispositivi Android.

Olivia Calò

Giornalista, cantante, coach, musicista. Scrivo per testate online dal 2006 (Blogo, Cosmopolitan, Nanopress, Mondadori), canto molti generi, dal lirico al rock (in gruppi vocali a cappella come il Minuscolo Spazio Vocale e in band metal come i Synthesion), insegno canto, dirigo cori in licei e aziende, ma coordino anche un ufficio, e suono il sassofono in una banda paramilitare, oltre alla batteria a tempo perso. Chi sono dunque? Una che non è mai stata semplice, una che non si accontenta, una che cade spesso e si rialza sempre, anche quando attraversa in moto la città più bella del pianeta, quella che vedo dalla mia veranda sul mondo. Sono felice quando leggo, quando viaggio, quando guardo, quando imparo. Quando mordo la vita. Con me stessa. Con la mia famiglia. E con gli amici.

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