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Viaggiare in Turchia è sicuro? Le zone più a rischio attentati e sequestri

È sicuro viaggiare in Turchia? Quali sono le zone della Turchia più pericolose per i turisti? La Turchia, in particolare Istanbul, è una delle mete preferite dai viaggiatori, in qualsiasi periodo dell’anno. Tramite le indicazioni del sito Viaggiare Sicuri, della Farnesina, vediamo quali sono i luoghi più pericolosi e alcuni consigli sulla sicurezza in Turchia.
La situazione in Turchia è diventata incandescente in particolare nel 2016, dopo alcuni attentati terroristici e dopo il fallito colpo di Stato ai danni del presidente Erdogan del 15 luglio 2016. Senza dimenticare questioni interne non risolte, come lo scontro del governo con i curdi e con il PKK, il coinvolgimento nel problema dei migranti e della guerra in Siria, paese con il quale confina. Tutti argomenti che fanno della Turchia un paese chiave nella geopolitica mondiale e un posto non proprio tranquillo.

Sicurezza in Turchia, indicazioni generali
A seguito del tentato golpe militare, le autorità turche hanno dichiarato lo stato di emergenza che, prorogato di tre mesi in tre mesi, è confermato almeno fino al 19 gennaio 2018.

Viaggiare Sicuri, informando sul rafforzamento dell’apparato di sicurezza con un incremento dei controlli che, in alcuni casi, potrebbero determinare minore facilità di movimento, raccomanda ai turisti di:
– portare sempre con sé documenti di identità ed eventuali titoli di soggiorno in Turchia;
– seguire sempre le indicazioni e raccomandazioni fornite dalle autorità locali;
– preferire le strade principali ed evitare le zone disabitate;
– fermarsi immediatamente ad eventuali posti di blocco;
– monitorare eventuali disposizioni di coprifuoco imposte dalle autorità turche ed in tal caso evitare di viaggiare dopo il tramonto;
– consultare sempre questo sito viaggiaresicuri.it e di registrarsi su dovesiamonelmondo.it
– si suggerisce ai connazionali residenti e quelli in servizio presso imprese ed altri enti italiani di segnalare sempre la propria presenza all’Ambasciata d’Italia in Ankara e/o ai consolati dipendenti di Istanbul e Smirne.

Rischio terrorismo in Turchia
In Turchia il rischio terrorismo è molto elevato, a seguito di numerosi attacchi in varie parti del Paese. Come l’attentato presso il locale Reina nel quartiere Besiktas di Istanbul e davanti al palazzo di Giustizia di Smirne del 5 gennaio 2017. Le autorità hanno elevato il livello di allerta e rafforzato le misure di sicurezza in tutta la Turchia, diramando segnali di allerta per possibili attentati in particolare contro i mezzi di trasporto pubblico (aeroporti, metropolitana e bus soprattutto di Istanbul e Ankara) e contro i luoghi di culto. Non vengono esclusi locali notturni o centri di aggregazione come centri commerciali, ristoranti e alberghi.

I luoghi più pericolosi della Turchia
In considerazione della situazione ai confini con Siria e Iraq, la Farnesina raccomanda di evitare di recarsi nelle province di Gaziantep, Kilis, Sanliurfa, Diyarbakir, Mardin, Sirnak Hakkari e Hatay/Antakya dove si sono verificati numerosi attentati, e soprattutto nelle aree a ridosso del confine dove c’è il forte rischio di sequestri. Il confine con la Siria è comunque chiuso al transito e militarmente presidiato. L’area è sottoposta a controlli e «ogni tentativo di attraversamento (o solo il fatto di trovarsi in prossimità del confine senza apposite autorizzazioni o documenti validi), oltre a rappresentare un significativo rischio per la propria incolumità personale, può portare al fermo e all’espulsione dal Paese».

Si raccomanda ai turisti di evitare anche tutte le province orientali e sud orientali del Paese (zone a est della linea che unisce le città di Sivas, Malatya e Mardin), e in particolare nelle aree di montagna, in considerazione della recrudescenza degli scontri tra il PKK e le forze armate e di polizia turche.

Criminalità in Turchia
In Turchia, soprattutto a Istanbul e nelle principali località turistiche, bisogna prestare «un ragionevole livello di attenzione ed adottare le precauzioni opportune».

Si raccomanda, ad esempio, oltre a fare attenzione ai propri oggetti personali, di «non accettare offerte conviviali da persone sconosciute incontrate casualmente per strada, per quanto appaiano amichevoli o affidabili». A Istanbul, infatti, ci sono stati frequenti casi di truffe a turisti indotti in locali dove per una ordinaria consumazione vengono presentati conti molto elevati.

Se si è vittima di un reato in Turchia, si può richiedere aiuto alle forze dell’ordine ai numeri telefonici 174 o 155, con l’assistenza del personale dell’albergo o dell’operatore turistico. Per sporgere denuncia è sempre necessario recarsi presso il commissariato di polizia del luogo.

Francesco Minardi

Francesco Minardi è stata collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e politica interna ed estera,

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