“Si sono esaurite le scorte di zucchero”, così la Coca-Cola ha annunciato lo stop alla realizzazione della bibita in Venezuela. La produzione di materie prime (farina, latte, caffè, burro) è crollata negli ultimi anni a causa dell’aumento dei costi e dei controlli statali sui prezzi, ciò ha provocato una grave crisi economica, molti contadini sono passati ad altre coltivazioni per aumentare i guadagni, una situazione che ha bloccato molte imprese.
Prima della multinazionale americana, la principale azienda produttrice di birra del Paese, Empresas Polar ha bloccato la produzione per mancanza di orzo, il governo non ha permesso all’azienda di accedere alle valute estere per importare la materia prima.
I venezuelani non berranno più Coca-Cola, la multinazionale che dà lavoro a circa 7.300 persone ha chiarito che continuerà a produrre altre bibite che non necessitano di zucchero come la Diet Coke e che ha offerto ai suoi impiegati “uno stipendio di solidarietà, superiore ai minimi di legge, attraverso il quale vogliamo ribadire l’impegno a restare in Venezuela sul lungo periodo”.
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