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Una barca per andare a scuola: così i social aiutano i bimbi delle Filippine a studiare

Una barca per andare a scuola e aiutare i bambini delle Filippine a studiare in sicurezza. È questo l’obiettivo della Yellow Boat of Hope Foundation, associazione no profit nata sui social e diventata una realtà sempre più importante per i piccoli del Paese. Il fondatore, Jay Jaboneta, ne ha parlato anche alla Bbc, spiegando come tutto sia iniziato con un post su Facebook che mostrava bambini di diverse età con gli zaini sollevati sulla testa mentre attraversavano un guado immersi nell’acqua fino al collo a Zamboanga, piccola cittadina dell’isola di Mindanao. “Non sapevo che esistesse una situazione del genere”, ha ammesso Jaboneta, cresciuto nelle vicinanze. Così, è nata l’idea di una raccolta fondi per donare una barca a quei bambini e non solo.

Da quel post su Facebook, risalente al 2010, sono ormai passati anni, e mister Jaboneta ha trovato un socio, Anton Lim, e ha fondato la Yellow Boat of Hope Foundation per aiutare i bambini delle Filippine ad andare a scuola in sicurezza.

Spesso infatti le piccole comunità sparse nelle oltre 7mila isole di cui è composto il Paese, devono affrontare tratti di strada immersi nell’acqua perché le barche servono ai grandi per andare a pescare.

“Attraversare così i guadi è pericoloso anche per chi sa nuotare e spessi i bambini non ne sono nemmeno capaci”, ha spiegato il fondatore alla Bbc.

Così l’idea di raccogliere i fondi e acquistare una barca, gialla come il colore degli autobus scolastici, riservata solo ai bambini che vanno a scuola.

Una barca costa circa 200 dollari ma ogni comunità può avere un’esigenza diversa e per questo l’associazione lavora in accordo con i leader locali: una volta arrivata al villaggio, l’imbarcazione viene data alla comunità che la gestisce in proprio.

L’ong oggi si occupa di molti progetti di scolarizzazione, tra cui quello di una barca equipaggiata con materiale didattico in modo che possa essere usata come scuola mobile per raggiungere le comunità più remote.

Da quel post l’associazione ha fatto molta strada e molti bambini hanno potuto studiare in tutta sicurezza, riuscendo a scrivere un futuro diverso. “Non avrei mai immaginato che una barca potesse essere qualcosa di così importante e che avrebbe potuto fare la differenza”, ha concluso mister Jaboneta.

Lorena Cacace

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