Secondo uno studio Twitter sarebbe il social network preferito dalla maggior parte dei politici per condividere le proprie idee. In un mondo dove “chi prima arriva, più fa” la velocità con cui un’informazione, un pensiero o una protesta girano fa davvero la differenza e perfino gli uomini di politica fanno un massiccio utilizzo della rete e dei social network per arrivare al maggior numero di persone nella maniera più veloce possibile.
Secondo Twiplomacy, un’analisi annuale della presenza dei leader sui social realizzata da Burson-Marsteller, Twitter è al primo posto nella classifica dei social utilizzati dai politici: capi di Stato e di Governo di ben 173 Paesi, 90% degli Stati appartenenti all’ONU, utilizzano i cinguettii per esprimere le loro posizioni.
Al secondo posto troviamo Facebook, con un totale di 169 Governi che possiedono una propria pagina ufficiale, al terzo posto, invece, Youtube, 78% degli Stati dell’ONU, e poi Instagram, 70%. Dallo studio emerge che i Governi che utilizzano contenuti prettamente visivi, su Instagram o Snapchat, si rivolgono per lo più ad un pubblico di giovani, chi vuole raggiungere un pubblico più maturo, invece, utilizza un contenuto più testuale, offerto dai 140 caratteri di Twitter.
I politici che utilizzano Periscope o la funzione Live di Facebook per le proprie conferenze stampa cercano di far presa sulla parte più povera della popolazione, infatti, un largo utilizzo di queste due piattaforme è fatto in America Latina.
In passato, Twiplomacy si è basato solo ed esclusivamente su Twitter e su come i politici utilizzassero il social, ma quest’anno l’analisi è stasa estesa ai principali canali di comunicazione: “In un momento storico in cui l’engagement sta diventando uno dei parametri strategici dell’influenza esercitata attraverso i social media, il nostro studio Twiplomacy mostra quali sono i comunicatori politici di maggior successo, su quali piattaforme e cosa possiamo imparare dalla loro attività”, ha commentato Don Baer, Presidente e Ad di Burson-Marsteller.
Lo studio mette in luce come gestire un account di successo ed evidenzia come il contenuto dovrebbe essere adattato alla piattaforma sulla quale ci si propone, offrendo un resoconto molto dettagliato delle attività social dei Governi europei e non: tra i leader più attivi sui social abbiamo Barack Obama ed il team della Casa Bianca, il presidente argentino Mauricio Macri e il Primo Ministro canadese Justin Trudeau.
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