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Turchia, incendio in una tendopoli del terremoto: morti due bambini

Non c’è pace per le popolazioni terremotate di Turchia e Siria. Non solo la paura che la terra possa continuare a tremare, ma ora anche il pericolo incendi. Ecco cosa è successo all’interno di una tendopoli.

Bambini sfollati terremoto Turchia – Nanopress.it

Un grave incendio è scoppiato fra le tende dei terremotati in Turchia e questo ha provocato anche la morte di due persone.

Terremoto Turchia, morti due bimbi

Non solo la terra che trema e che, anche a distanza di quasi un mese da quel terribile 6 febbraio, non accenna a placarsi. Le migliaia di sfollati che non hanno più nulla e che vivono grazie agli aiuti umanitari provenienti da tutto il mondo, sono a rischio.

Un altro pericolo si affaccia per loro e non è solo quello del freddo, ma è quello degli incendi. È notizia di poco fa, infatti, di un rogo che si è venuto ad originare proprio all’interno di una delle tante tendopoli create per dare momentaneo rifugio e soccorso a tutti coloro che hanno perso tutto, a partire dalla propria casa.

In Turchia, infatti, un incendio scoppiato all’interno di un capo terremotati ha provocato la morte di due bambini siriani, un fratello ed una sorella, rispettivamente di 4 e 7 anni. I piccoli sono morti a causa delle ustioni riportate. Ma non sono le sole vittime. Nel rogo, infatti, sono rimasti feriti la madre e altri loro 4 fratelli.

Tendopoli post terremoto Turchia – Nanopress.it

Un incendio all’interno della tendopoli dove si erano rifugiati

Si tratta di una famiglia che ha subito il dramma di esser sfollata già due volte. La prima per la guerra in Siria, loro paese d’origine, e la seconda per il terremoto dello scorso 6 febbraio. La famiglia è originaria di Idlib. A riferire la tragica notizia è stato l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo il quale i due bambini sono morti nelle ultime ore in un ospedale a confine tra la Turchia e la Siria.

Ormai, a quasi un mese dal devastante terremoto, continua ancora la conta delle vittime e dei sopravvissuti. Si stima che siano circa 50mila le vittime e tantissime altre le persone rimaste ferite, senza contare, poi, il numero esorbitante di coloro che hanno perso tutto, a partire dalla propria casa, come la famiglia che abbiamo descritto.

Un bilancio che, come dicevamo, è in continuo aggiornamento, mentre dall’altro lato la terra continua ancora a tremare con il susseguirsi di continue scosse di assestamento. Gli arrivi umanitari da ogni parte del pianeta, in particolare dalla vicina Europa, sembrano non essere mai sufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione, stremata e impaurita.

Nonostante tutto, è notizia delle ultime ore anche che le elezioni, previste in Turchia per il prossimo 14 maggio, non saranno rinviate a causa del terremoto e della situazione nella quale versa il Paese. Ad annunciarlo è stato, proprio, il presidente Erdogan. “Ci auguriamo che la nazione farà ciò che è necessario il 14 maggio” – ha annunciato lo stesso presidente.

Rosalia Gigliano

classe 1989, di Napoli. Sono laureata in Filologia Moderna e, dal 2013, sono anche una giornalista pubblicista. Fra le mie principali passioni ci sono la lettura e la scrittura, passioni che sono diventate poi, mano mano, il mio mestiere. Tutto ciò che fa cultura e che può ulteriormente arricchire sia me che mi sta intorno, sono il mio pane quotidiano. Scrivo su Nanopress.it dallo scorso giugno 2022, occupandomi prevalentemente di cronaca (nazionale, ma anche estera) nella mia funzione di redattore. Incontrare il team di Nanopress.it è stata una scelta che rifarei ancora ed ancora, perché mi ha riportata dove è nata la mia passione per il giornalismo: il mondo della cronaca.

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