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Categories: Cronaca

Truffa del pongo: cos’è, come funziona e come difendersi

La truffa del pongo costituisce uno degli inganni automobilistici, con i quali ci possiamo ritrovare a confrontarci casualmente. Bisogna fare molta attenzione, perché questo tipo di truffe sta diventando sempre più diffuso e si rischia di rimanere vittime indifese di chi vuole soltanto estorcere dei soldi, simulando un incidente. La prima cosa da fare, quando ci ritroviamo di fronte ad un caso sospetto, è chiamare le forze dell’ordine, in modo che gli agenti possano intervenire ed evitare ulteriori danni che ne possono derivare.

La truffa del pongo è molto simile a quella che è conosciuta con il nome di truffa dello specchietto rotto. Si simula un danno ricevuto all’automobile, per poi portare l’interlocutore a sborsare una certa somma di denaro, che viene intascata dai malitenzionati, senza che in realtà sia stato commesso un danno.

Cos’è e come funziona

La truffa del pongo viene attuata quando, come capita spesso viaggiando lungo le strade, si effettua un sorpasso. Ad un certo punto l’automobilista sente un tonfo sordo, qualcosa che viene scagliato contro la sua automobile, quasi come se fosse una pietra. In realtà si tratta di una pallina di pongo, che i truffatori hanno lanciato contro l’automobile. L’auto che è stata sorpassata accosta lungo la strada, esce qualcuno che ci intima di fermarci e ci fa vedere quello che, secondo lui, sarebbe stato un danno provocato alla sua vettura da noi stessi, nel momento in cui abbiamo effettuato il sorpasso.

A questo punto il truffatore propone un accordo, possibilmente senza ricorrere alle assicurazioni, che provocherebbero un aumento dei costi. L’accordo che ci viene proposto prevede di pagare il danno in contanti, evitando ogni altra soluzione. Quella che sembra una striatura non è altro che il segno lasciato dal pongo sulla carrozzeria dell’automobile.

Come difendersi

E’ facile scoprire l’inganno, perché basta strofinare con un dito la presunta ammaccatura, per vedere come il pongo resti attaccato sulle nostre dita. Quindi, la prima cosa da fare, quando si incorre in casi di questo genere, è verificare personalmente e direttamente l’eventuale danno o quello che sembra essere tale. Inoltre si dovrebbe evitare ogni esborso in contanti, ma rivolgersi all’assicurazione, perché si tratta di un metodo di risarcimento più sicuro, che evita di mettere in atto e di far andare a buon fine truffe di questo genere.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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