Nuovi ritrovamenti a Pompei. Gli archeologi hanno riportato alla luce i resti di tre persone. Emersa anche una parete di affreschi raffigurante scene mitologiche.
Pare che le tre vittime, riconducibili all’eruzione del 79 d.c., avessero trovato rifugio in panifico, morendo poi schiacciati dai crolli. Si tratterebbe di due adulti e un corpo più piccolo, di un bambino verosimilmente. Gli affreschi emersi dagli scavi sembrano rappresentare delle scene mitologiche, con protagonisti Apollo e Dafne in uno, Poseidone e Amimone nell’altro.
Il Parco Archeologico di Pompei continua a regalare grandi scoperte. Negli scorsi giorni infatti erano stati ritrovati, nello scavo di Casti Amati lo scorso 16 maggio, due scheletri. Adesso gli archeologi hanno riportato alla luce altre vite passate. Nel Regio XI infatti, sono emersi dei resti ossei verosimilmente appartenenti a tre persone. Tre vittime dell’eruzione del 79 d.c., rifugiatisi dalla forza distruttiva del Vesuvio – come emerge dalle prime ricostruzioni – in un panificio.
Ma invece della salvezza anche questi tre cittadini avevano trovato la morte, a causa del crollo della struttura provocata dal terremoto. Le nuove scoperte sono state fatte nei pressi di un’area fino a questo momento inesplorata, ancora nell’ambito del progetto di tutela e manutenzione degli scavi del Parco archeologico.
Per quanto riguarda gli scheletri, gli esperti hanno fatto sapere che si tratterebbe di due adulti e di un bambino. Due donne, probabilmente, in base alle prime analisi. Mentre l’età approssimativa del bambino si attesta sui 4 anni. L’ambiente era già stato scavato, ed erano rimasti solamente 40 cm di stratigrafia intatta. I resti poggiavano dirattemnte sul pavimento, e presentavano dei traumi perimortem dovuti al crollo del solaio che ne avrebbe causato la morte. Inoltre sono stati trovati dei frammenti di lapilli, caratteristici delle prime fasi di un’eruzione.
Gli archeologi oltre ai resti dei tre scheletri hanno scoperto, nelle vicinanze di un atrio, due cubicoli – piccole stanze tipiche delle abitazioni romane, adibite a camere da letto – con degli affreschi sul muro. Gli affreschi rappresenterebbero con tutta probabilità delle scene mitologiche.
Due gli affreschi, uno raffigurante Apollo e Dafne; un altro invece sarebbe stato dedicato a Poseidone e Amimone. In una delle stanze è stata trovata la traccia di un mobile carbonizzato. L’ambiente avrebbe infatti preso fuoco durante la catastrofe.
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