[didascalia fornitore=”altro”]La pubblicità della Moby contestata sui social/Twitter[/didascalia]
Polemiche sui social per la nuova pubblicità della compagnia di traghetti Moby Prince tacciata di razzismo da molti utenti. “Il nostro personale? È tutto italiano” si legge nella pagina pubblicitaria pubblicata sulla Gazzetta dello Sport di lunedì 12 marzo. “Navigare italiano non è solo uno slogan, è un impegno. Significa avere 5mila lavoratori italiani altamente qualificati, per offrirvi un servizio sempre impeccabile”, si legge ancora nell’annuncio pubblicitario. Lo stesso tenore è stato usato nel lancio della campagna sulla pagina Facebook del gruppo in cui si sottolinea che “navigare italiano non è solo uno slogan ma un impegno: significa darvi solo il meglio e trasformare ogni vostro viaggio in una vacanza con un servizio 100% made in Italy”.
A molti utenti non è piaciuta la scelta di pubblicizzare l’assenza di stranieri nel personale come un punto a favore e un vanto. Qualcuno fa notare con ironia che potrebbe essere una scelta in linea con le ultime elezioni che hanno premiato partiti e movimenti che fanno della difesa della presunta italianità un loro punto fisso.
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Per molti però rimane una scelta non condivisibile, specie in un momento come quello attuale in cui lo straniero sembra fare paura.
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