Un’intera famiglia distrutta dalla violenza del terremoto. Andrea di 35 anni e Graziella di 33 sono morti insieme ai loro due figli piccoli: Riccardo di 8 mesi e Stefano di 7 anni. Sul tetto della loro casa di Accumoli, epicentro del sisma del 24 agosto, è caduto il campanile recentemente ristrutturatocon i fondi del sisma dell’Aquila.
“Loro due erano nel letto con il bimbo più piccolo in un lettino accanto. Sono stati uccisi nel sonno, quasi senza rendersene conto”, così un soccorritore racconta a La Stampa.
Il corpo del piccolo Riccardo è stato il primo ad essere estratto dalle macerie, c’è chi ha scavato a mani nude nella speranza di trovare i quattro in vita, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. “Ma come è possibile che sia crollato dopo essere stato restaurato” è uno dei tanti commenti di chi con tanta speranza ha aspettato fino alla fine fuori la casa di Andrea e Graziella. “E’ stata la prima scossa a portarli via”, racconta uno degli operatori cinofili.
“La loro casa e il solaio avrebbero retto. Sono morti per quel campanile”, sostengono gli amici e i parenti.
Il sindaco però si difende: “Non abbiamo fatto noi i lavori, ma non c’è stata imperizia nel restauro del campanile”. “La morte di una famiglia intera è un dramma, i figli erano cresciuti con i miei ma non strumentalizziamo. Un campanile di otto metri anche restaurato da poco con il terremoto è lecito che crolli”, ha concluso il primo cittadino.
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