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Svezia, la protesta coraggiosa di Tess davanti a 300 neonazisti

Una donna sola, piccola e minuta, con il pugno alzato e lo sguardo fiero, immobile, davanti a 300 neonazisti. Tess Asplund, 42 anni, è diventata in pochi giorni il simbolo della protesta contro l’avanzata dell’estrema destra in Svezia: l’immagine di lei che affronta, con la sola presenza silenziosa, gli esponenti del Nordic Resistance Movement, partito di estrema destra che sfilava per le strade di Borlange, è diventata virale nel paese del Nord Europa, uscendo ben presto dai confini nazionali grazie al tam tam dei social. La foto è stata scattata dal fotografo David Lagerlof ed è stata ripresa dai media locali che hanno ricordato un precedente importante per la Svezia, quando un’altra donna si oppose ai neonazisti con le sue sole forze.

L’immagine è molto significativa e non solo per la potenza espressiva della foto in sé: Tess rappresenta per molti svedesi la risposta al dilagare delle destre nel Paese, alle prese con una non semplice gestione del problema migratorio, tanto da arrivare a espellere dei profughi.

Stando agli ultimi sondaggi, il partito Democrazia Svedese (che altro non è che l’ex partito nazista svedese), viaggia intorno al 15-20 percento dopo aver già preso il 10 percento alle ultime elezioni del 2014 ed essere entrato in Parlamento grazie al carisma di Jimmie Akesson, giovane leader dalla faccia pulita che ha fatto leva sul sentimento anti-immigrati. I neonazisti del NRM, dichiaratamente antisemiti e razzisti, al grido dello slogan “La Svezia agli svedesi”, rappresentano l’ala più estrema della galassia della destra nazionalista.

Quando Tess li ha visti sfilare nello loro divise per le strade della città, nel cuore del paese, lei che si sente “un’afrosvedese“, come ha spiegato al Guardian, non è riuscita a stare ferma, con le mani in mano. “Ho agito d’impulso. Ero così arrabbiata e sono andata in strada. Ho solo pensato che non potevano marciare lì“, ha raccontato al quotidiano britannico.

La sua reazione d’istinto ha ricordato al paese un’altra immagine famosa, nota come “la donna con la borsa“: colta dal fotografo Hans Runesson, l’immagine ritrae una donna che si scaglia con la sua borsa contro un partecipante al corteo del partito nazista svedese nel 1985.

Come allora, anche oggi è stata una donna, da sola e con un gesto semplice quanto eloquente, a esporsi contro l’avanzata dell’estrema destra. Tess non si aspettava tutto questo clamore, per lei è stato un gesto spontaneo, ma ora teme ripercussioni. “I nazisti sono molto arrabbiati e ho anche pensato che non avrei dovuto farlo“, ha dichiarato, spiegando che alcuni suoi amici sono già stati attaccati da esponenti del NRM e che hanno dovuto cambiare indirizzo per sfuggire alla violenza. “Sono ancora in stato di shock, ma sto cercando di mantenere la calma“, ha concluso.

Lorena Cacace

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