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In una confetteria della Val Peligna che si trova nei pressi di Sulmona, in provincia dell’Aquila, in Abruzzo, venivano prodotti e commercializzati confetti spacciati per freschi, che invece erano riciclati usando i prodotti resi, ovvero quelli restituiti al produttore perché scaduti. Così i carabinieri del Nas hanno sequestrato l’attività perché è risultata anche essere in scarse condizioni igieniche. Ma non è solo questa truffa ad essere stata scoperta dalle autorità in Abruzzo, infatti in pochi giorni, nella provincia di Pescara, i carabinieri hanno sospeso 5 attività del settore dolciario per gravi carenze igienico sanitarie e sequestrati circa 4 tonnellate di alimenti privi di tracciabilità.
Come avveniva la frode alimentareI confetti scaduti, avariati e ammuffiti, venivano posti ad alte temperature per ricavare la mandorla (e riciclarla in altri confetti venduti come ‘freschi’) dopo aver fatto sciogliere lo zucchero esterno.
La scoperta da parte dei NASA scoprire la truffa ai danni della salute dei consumatori, sono stati i carabinieri del Nas di Pescara. Durante un normale controllo hanno riscontrato gravi carenze igieniche nei locali, prodotti senza i necessari documenti sulla tracciabilità e poi uno stoccaggio di quintali di confetti avariati ammassati che non potevano certo essere smaltiti se non con la loro distruzione.
Altre attività sequestrate I carabinieri del Nas di Pescara hanno sequestrato in valle Peligna circa 3 quintali tra confetti e materie prime scadute oppure carenti di informazioni sulla tracciabilità. In altre zone della provincia di Pescara sono state sospese anche altre cinque attività del settore dolciario per gravi carenze igienico sanitarie e sono stati posti sotto sequestro circa 4 quintali di alimenti non a norma.
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