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Categories: Ambiente

Stazione ferroviaria ad impatto zero in Germania: è la prima in Europa

La Germania si conferma Paese in prima linea sul fronte ambientale: nella città di Horrem, lungo la linea Colonia-Aquisgrana, nasce la prima stazione ferroviaria ad impatto zero in Europa, confermando l’interesse dimostrato per l’efficienza energetica e nell’uso delle energie rinnovabili da parte dei teutonici. In un momento in cui il mondo si interroga su come abbattere le emissioni di Co2, l’avveniristica stazione di Horrem è la dimostrazione pratica di cosa il progresso tecnologico consenta oggi di realizzare, visto che è totalmente eco-sostenibile, appunto senza alcuna emissione di anidride carbonica.

Questa innovativa ecostazione, inaugurata dalla Società ferroviaria tedesca Deutsche Bahn nell’ambito del programma Grühner Bahnhof, ovvero Stazioni Verdi, è solo la prima di una lunga serie di infrastrutture analoghe previste nel progetto, giacché è già in cantiere la stazione di Lutherstadt-Wittenberg, con inaugurazione prevista per il 2017, in occasione dell’anniversario della riforma luterana. La stazione di Horrem è completamente eco-compatibile, e funziona ad energia solare e geotermica: in cima al tetto vi è un impianto fotovoltaico di 440 mq che produce annualmente 35 Kw/h, un altro solare termico per la produzione di acqua calda, ed un altro ancora geotermico per il processo di raffreddamento e riscaldamento dell’edificio.

Anche l’illuminazione degli interni è eco-friendly, grazie a delle tecnologie LED a risparmio energetico che sfruttano la luce naturale. Il costo complessivo di questo gioiellino tecnologico ed ambientale insieme è 4,3 milioni di euro, con un finanziamento del governo federale e delle stesse ferrovie tedesche, che puntano molto a questo ambizioso progetto. L’edificio, con connessione wi-fi, presenta inoltre al suo interno parcheggi d’interscambio e un’autostazione per il trasporto urbano ed extra-urbano, e persino i servizi igienici sono green, con l’utilizzo dell’acqua piovana per gli scarichi. Quello che non può essere alimentato in maniera ecologica, come la macchina emettitrice di biglietti, viene comunque acquistato da fonti rinnovabili esterne, assicurano gli ideatori. Insomma, la mobilità sostenibile non è solo chiacchiere, ma si può realizzare nei fatti, come dimostra la stazione di Horrem, la prima speriamo di una lunga serie, e non soltanto in Germania.

Giulio Ragni

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