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Sta male, il soccorso le risponde: ‘Prima o poi tutti dobbiamo morire’ e perde la vita a 22 anni

Aveva solo 22 anni Naomi Musenga, ha perso la vita in una maniera assurda, dopo essere stata presa in giro da chi aveva risposto alla sua telefonata per chiedere il soccorso d’emergenza. La ragazza, giovane mamma residente a Strasburgo, era stata colta da un violento malore ed era riuscita a telefonare per chiedere aiuto. Ma l’operatrice che avrebbe dovuto inviare un’ambulanza al suo domicilio non ha creduto alle sue parole. Dalle registrazioni della conversazione rese note in queste ore emerge anche che la persona al telefono la prende in giro, scherzando anche con i colleghi: ”Dice che sta morendo…. a 22 anni!”, si sente tra varie risatine. Per il caso, che risale a dicembre scorso ma che è salito alla ribalta solo dopo l’acquisizione delle registrazioni delle telefonate, sarà aperto un fascicolo d’inchiesta.

Naomi Musenga si era sentita male la mattina del 29 dicembre 2017. Chiamato il numero delle emergenze, aveva raccontato quanto stava accadendole: “Sto malissimo, ho male ovunque, di più allo stomaco, mi sento morire, la prego mi aiuti”, dice all’operatrice che le aveva risposto.

La quale, senza scomporsi più di tanto le chiede prima di tutto quanti anni ha. La ragazza risponde, ribadendo di avere bisogno di aiuto, subito. L’operatrice, quasi indispettita, non la crede: ”Morirà, sì sì certo, prima o poi, un giorno, lei morirà come tutti” e la invita a rivolgersi al suo medico curante lasciando la linea libera per le ‘vere’ emergenze.

Ma Naomi ha un dolore fortissimo, chiede di nuovo l’intervento dell’ambulanza: ”Per favore, mi aiuti signora, sto malissimo, ho un dolore fortissimo, allo stomaco e ovunque”. E ancora una volta viene ignorata, addirittura l’operatrice si prende gioco di lei con i colleghi: ‘Ha detto che sta morendo, e ha 22 anni!”.

Diverse ore dopo questa prima telefonata, le condizioni di Naomi peggiorano sempre più. Nel pomeriggio, oltre sei ore dopo la prima chiamata, la 22enne telefona ancora al numero di emergenza. Stavolta i soccorsi vengono mobilitati, l’ambulanza arriva nella sua casa di Strasburgo ma la corsa in ospedale non serve a niente, perché la giovane muore nel reparto di terapia intensiva a causa di un doppio arresto cardiaco.

La salma di Naomi viene sottoposta ad autopsia, nel documento si legge, come causa di morte, un cedimento multiviscerale per choc emorragico. Ora che la famiglia ha ottenuto le registrazioni delle telefonate al numero di emergenza verrà aperta un’inchiesta per accertare le responsabilità del mancato intervento chiesto al mattino da Noemi, che con tutta probabilità avrebbe potuto avere una chance in più di essere salvata.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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