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Categories: Salute

Speranza di vita: la sopravvivenza in base al titolo di studio

Quali sono i dati della speranza di vita in Italia? Sopravvivenza e titolo di studio sembrano essere due fattori correlati, secondo quanto dicono i dati dell’Istat, ottenuti attraverso l’integrazione tra gli archivi dell’indagine sui decessi e cause di morte del 2012 e il censimento della popolazione del 2011. Il risultato è una panoramica del nostro Paese che ci mostra la speranza di vita secondo il livello di istruzione, un insieme di dati molto importanti per analizzare il contributo che le condizioni socio-economiche hanno sull’aspettativa di vita in Italia.

La speranza di vita è un indicatore che individua il numero di anni, in media, della vita di un individuo a partire da un’età stabilita, all’interno della popolazione presa come punto di riferimento. Si tratta, in pratica, del numero medio di anni che ognuno ha la probabilità di vivere. Secondo i dati che ci presenta l’Istat, ci sarebbe una correlazione con il titolo di studio conseguito e con gli anni trascorsi a scuola.

I dati sono molto evidenti, a partire dagli uomini con licenza elementare. Secondo le statistiche, solo il 53% degli uomini con questo titolo di studio hanno la possibilità di arrivare a 80 anni nel nostro Paese. Con la licenza media si acquista un ulteriore 6% di possibilità. E così si va avanti (con un altro 5% di probabilità) per chi ha un diploma di scuola superiore. Un ulteriore 5% si ottiene con la laurea. Quindi il 70% circa dei laureati nel nostro Paese ha la possibilità di raggiungere gli 80 anni di età. La percentuale di incremento, in generale, risulta leggermente inferiore per quanto riguarda le donne, ma bisogna riconoscere che queste ultime hanno un vantaggio importante: partono con una percentuale del 72,4% in relazione alla possibilità di arrivare agli 80 anni con una licenza elementare. La percentuale sale fino al 79,5% per le donne laureate.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

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