Dopo quattro mesi di stallo in cui i partiti non sono riusciti a formare un governo dopo i risultati delle elezioni dello scorso 20 dicembre, il Parlamento spagnolo si è sciolto ed è stata ufficializzata la data in cui ci saranno nuove elezioni. La Spagna torna alle urne il 26 giugno, il presidente del Congresso, Patxi Lopez, si è recato alla Zarzuela, la residenza reale di Filippo VI che ha firmato il decreto per sciogliere le Camere e indire nuove elezioni.
Lo scorso 20 dicembre nessun candidato aveva ottenuto un sostegno pieno e sufficiente per poter governare. Il Partito popolare (Partido Popular) del premier uscente Mariano Rajoy ha raccolto il 28,72% dei voti, arrivando a 123 seggi su un totale di 350, molto al di sotto della soglia dei 176 necessari per governare da soli.
Successivamente il premier designato Mariano Rajoy si era rifiutato di trovare un accordo tra partito popolare e i socialisti, neanche il tentativo di Pedro Sanchez, che aveva siglato un patto con i centristi di Ciudadanos, è andato a buon fine. La campagna elettorale avrà inizio il 10 giugno e le elezioni si terranno il 26 giugno. Il nuovo parlamento dovrebbe giurare il prossimo 20 luglio.
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