Due carabinieri che stavano fermando e arrestando uno spacciatore di origine tunisina sono stati circondati e aggrediti da un gruppo di connazionali – o comunque nordafricani – che si trovavano in piazza a Vittoria, in provincia di Ragusa, e che hanno così facilitato la fuga del pusher.
Gli uomini dell’Arma stavano lavorando in quella che è conosciuta come una piazza di spaccio a Vittoria, quindi effettuando un controllo hanno trovato addosso a un pregiudicato tunisino di 33 anni un pacchetto contenente 70 grammi di hashish.
Pronti per l’arresto, i carabinieri sono stati invece sorpresi dalla reazione di un gruppo di altri stranieri, anche loro di origine africana, che li hanno accerchiati e malmenati, favorendo così al fuga del tunisino spacciatore.
A intervenire in favore degli uomini dell’Arma sono poi giunti un uomo e una donna sulla sessantina, italiani, che hanno provato a difenderli nonostante gli immigrati picchiassero anche loro. Alla donna, infatti, è stato rotto il setto nasale.
Giunti al Pronto Soccorso per farsi medicare le ferire, la prognosi per i due militari è stata diversa: uno ne avrà per 7 giorni, mentre l’altro, a cui hanno fratturato lo zigomo, ha riportato ferite guaribili in 30 giorni.
Alla fine dell’operazione i carabinieri sono poi riusciti ad arrestare lo spacciatore tunisino che si era dato alla fuga.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, appena la notizia è diventata pubblica, ha subito scritto un messaggio su Facebook:
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“Spacciatore tunisino fugge con la complicità dei connazionali – ha scritto su Facebook – eroici i due coniugi sessantenni che, per aiutare i Carabinieri ad arrestarlo, sono finiti all’ospedale. Al pregiudicato ‘pagatore di pensioni’ servono galera ed espulsione”.
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