Il sole ha scatenato una tempesta magnetica. Non è la prima negli ultimi tempi, anzi: nelle ultime settimane, la stella madre del sistema solare si è mostrata particolarmente irrequieta. A scatenare questa tempesta un grosso “canyon” apertosi nella parte più esterna dell’atmosfera solare.
La prima tempesta magnetica risale al 14 settembre. Come aveva informato all’Ansa il fisico solare Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), era cominciata alle 18 italiane ed era di classe G2, “nella scala di intensità che va da 1 a 5”.
Nei giorni successivi altre tempeste magnetiche, fino all’ultima che si è verificata giovedì 28. È di debole intensità ma domani potrebbe scatenarsene una più forte.
“Quella in corso è una tempesta minore, di classe G1 nella scala da 1 a 5 che ne classifica l’intensità, ma domani ne è prevista una di classe G2”, annuncia Messerotti.
Cosa può provocare una tempesta magnetica? Il rischio è che si verifichino blackout radio al Polo, problemi alle reti elettriche, ai sistemi elettronici dei satelliti e alla qualità dei segnali Gps.
A scatenare l’ultima tempesta magnetica, spiega il fisico solare, è stato una sorta di “canyon” che si è aperto nella parte più esterna dell’atmosfera solare, chiamata corona, ed esteso per un milione di chilometri. In particolare la tempesta è stata innescata da una raffica veloce di vento solare (alla velocità di 600 chilometri al secondo) scagliata dal “canyon”.
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