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Cronaca

Si tuffa nel lago di Garda e muore annegato a 25 anni

Un ragazzo di 25 anni è morto, poco dopo essere arrivato in ospedale, dopo essersi tuffato nel lago di Garda. Il giovane è stato soccorso dal bagnino ma le sue condizioni sono apparse fin da subito molto gravi.

Guardia Costiera – Nanopress.it

Il 25enne era un turista di Reggio Emilia. Il comune di Sirmione, luogo in cui è avvenuta la tragedia, ha deciso di rimandare la cerimonia di consegna della bandiera blu. Questo in segno di lutto nei confronti di ciò che è avvenuto.

La morte del 25enne dopo essersi tuffato nel lago di Garda

Durante la giornata di oggi nel lago di Garda, in particolare nella zona di Sirmione, si è consumata una terribile tragedia. A quanto pare, un ragazzo di 25 anni è tragicamente morto dopo essersi tuffato nelle acque del lago. 

Il ragazzo è stato immediatamente soccorso dal bagnino e fin da subito le sue condizioni di salute sono apparse molto preoccupanti. Purtroppo, infatti, il ragazzo ha perso la vita poco dopo essere giunto in ospedale. I medici non hanno potuto far nulla per salvare il giovane.

Il comune di Sirmione ha deciso, in segno di lutto, di rimandare la cerimonia di consegna della bandiera blu, la quale sarebbe dovuta avvenire proprio sulla spiaggia dove è avvenuta la tragedia. 

Perché molte persone annegano nei laghi e come evitare gli incidenti

Con l’inizio della bella stagione e del caldo, ricominciano a diffondersi i casi di morte per annegamento nelle acque marine e lacustri della penisola italiana. 

Questo fenomeno, in particolare, si verifica all’interno dei laghi ed è generato da diverse cause. In primo luogo, con temperature molto alte, tuffarsi nelle acque fredde di un lago può essere molto pericoloso.

Questo perché lo sbalzo di temperatura porta ad una diminuzione del battito cardiaco e della pressione arteriosa. La diminuzione del flusso di sangue, in alcuni casi può portare alla perdita di sensi. 

Nebbia sul lago – Nanopress.it

I casi di annegamento sono molto più comuni nei laghi perché l’acqua di mare essendo salata, permette al corpo di rimanere a galla, cosa che non accade con le acque dolci. Inoltre, i mari che bagnano la penisola italiana non sono caratterizzati da grandi profondità, cosa che invece avviene nei laghi. 

In generale, per evitare avvenimenti del genere è necessario seguire alcune regole. In primo luogo, cercare di non allontanarsi troppo dalla riva. Inoltre è necessario non sopravvalutare le proprie capacità e allo stesso tempo non sottovalutare le difficoltà che comporta il nuoto per il fisico dell’essere umano. 

Roberta de Vargas Macciucca

Nata il 2 ottobre 1999 a Napoli, fin da piccola appassionatissima al mondo del giornalismo. Sono laureata in scienze politiche e relazioni internazionali. Amo viaggiare, esplorare e scoprire.

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