Eccoci di ritorno a un nuovo dubbio della grammatica italiana: si scrive d’altronde o daltronde? La settimana scorsa ci eravamo concentrati su una difficoltà lessicale che non ha delle regole ben precise: l’uso della d eufonica. Questa volta vogliamo capire se si scrive d’altronde o daltronde. Ovviamente bisogna subito dire che l’unica forma corretta è d’altronde, con l’apostrofo: se avete un correttore ortografico attivo, vi sarete resi conto che vi sottolinea sempre la parola daltronde quando la scrivete. Questo non perché si sia incaponito a rendere la vostra pagina un coacervo di lineette ondulate rosse, ma perché effettivamente non è la forma giusta.
Anche se l’Accademia della Crusca indica la forma daltronde come locuzione desueta e poco comune, ciò non toglie che oggi si preferisca nettamente usare la forma d’altronde. La spiegazione di questo è semplice: d’altronde è una locuzione avverbiale che deriva dalla fusione di due parole, ‘Di’ + ‘Altronde’. Se a questo si aggiunge il fatto che nella lingua italiana una preposizione non si fonde mai con un’altra parola, appare chiaro che si scrive d’altronde.
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