Se andate a Sfruz, in Trentino, sarete accolti da questo cartello: «Attenzione, rallentare. In questo paese i bambini ancora giocano per strada». Sì, perché questa minuscola comunità di 334 abitanti protegge i bambini che vogliono giocare ancora per strada. Come una volta. E al diavolo i tablet!
Sfruz è un paesino di montagna in provincia di Trento, situato a mille metri sul livello del mare e alle pendici del monte Roen. Il classico paesino dove i bimbi crescono all’aria aperta, tra i boschi, giocando a pallone in mezzo alle stradine e alle piazze. E in tranquillità. A proteggere i bambini di Sfruz l’assessora Patrizia Poli, giovane come gli altri della giunta, dove l’età media è di 30 anni. Poli, classe 1981, ha due figli e racconta com’è nata l’idea del cartello: «L’ho vista da qualche parte in internet, me la sono segnata e una volta eletta l’ho proposta, è piaciuta».
Anche a Sfruz i bambini sono attratti da tablet, smartphone e diavolerie tecnologiche. Ma non ne sono diventati dipendenti, proprio grazie alla possibilità di scorrazzare liberi per strada, giocando e crescendo all’aria aperta. Insomma, cari automobilisti: a Sfruz la precedenza ce l’hanno i bambini.
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