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Serie A con cinque sostituzioni, nella corsa scudetto la Lazio pagherà la rosa corta?

Ogni tre giorni: chi negli anni ha lamentato l’assenza del pallone durante i mesi estivi, sicuramente sarà accontentato. La situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 porterà Serie A e Serie B a scendere in campo ogni tre giorni, dalla metà di giugno fino ai primi di agosto. Le serate estive senza calcio, in tutto questo lasso di tempo, saranno solamente cinque: una vera e propria abbuffata. Un calcio che però presenterà qualche novità: dall’assenza dei tifosi sugli spalti ai giocatori delle due squadre, che entreranno in campo in due momenti differenti, fino alla possibilità delle cinque sostituzioni, cambiamento che sta facendo discutere da già qualche settimana. Poter effettuare cinque cambi nel corso dei novanta minuti andrà infatti ad avvantaggiare squadre dalle rose ampie, al contrario di quelle che disponendo di cambi contati, saranno penalizzate. Un esempio su tutti è quello della Juventus – che sicuramente sarà avvantaggiata – e della Lazio – il club romano è invece penalizzato -. La corsa scudetto sta dunque per tornare nel vivo, ma la Lazio riuscirà a sopperire a questo ulteriore divario che si è venuto a creare?

Scelte ponderate per gestire la rosa nella corsa scudetto

Caldo e poco riposo. Sarà questo il dogma estivo degli allenatori, che dovranno inventarsi una preparazione atletica senza eguali e alcuni, allargare la rosa con gli elementi più validi delle rispettive Primavere. Uno di questi è Simone Inzaghi, che con la sua Lazio stava (e ha) stupito tutti. Il prossimo venti giugno riprenderà la corsa scudetto più entusiasmante degli ultimi anni, seppur in condizioni del tutto diverse rispetto a quelle a cui ci eravamo abituati: la Juventus che a metà febbraio stava iniziando a risparmiare le energie in vista degli importanti impegni di Champions League, potrà ora concentrarsi solo sul campionato (le coppe europee si disputeranno dopo); mentre la Lazio, che inseguiva i rivali bianconeri (anzi, per alcuni tratti si è anche fatta inseguire) sulle ali dell’entusiasmo per via delle undici vittorie consecutive, dovrà ora riprendere il ritmo ripartendo da zero. Insomma, tutto sembrerebbe girare a sfavore dei biancocelesti. La questione sostituzioni potrebbe addirittura risultare decisiva in ottica scudetto: se Maurizio Sarri potrà infatti disporre di una panchina piena di scelte, lo stesso non potrà di certo dire Simone Inzaghi. Finora Bernardeschi, Bentancur, Douglas Costa, Dybala e Ramsey sono stati i giocatori più utilizzata a gara in corso per la Juventus: dodici volte l’italiano, otto l’uruguaiano, dieci il brasiliano, undici l’argentino e dodici l’inglese. Ovviamente questi cinque calciatori non sono mai entrati in campo contemporaneamente, ma dal prossimo venti giugno, Maurizio Sarri potrà pensare di farli subentrare tutti assieme, nello stesso momento, schierando praticamente una “nuova Juventus” a gara in corso. Magari con l’intento di sbloccare o ribaltare il risultato. Ma Simone Inzaghi potrà fare la stessa cosa? Caicedo, Correa, Cataldi, Parolo e Marusic: sono questi i più scelti dal tecnico biancoceleste per subentrare a gara in corso, risultando spesso anche decisivi (come i goal di Caicedo, che hanno fruttato alla Lazio ben dodici punti in più), ma non quanto quelli a disposizione del tecnico bianconero. Sulla carta infatti, il club torinese dispone di una qualità maggiore anche nei ricambi. Ma attenzione, perché Simone Inzaghi si è già dimostrato in grado di saper sovvertire numeri, pregiudizi e teorie.

Attingere dalla Primavera

Se la Juventus ha a disposizione una rosa talmente ampia da poter schierare ben due squadre, la Lazio dovrà sicuramente attingere anche dalla Primavera, per consentire ai titolari di rifiatare. In questo senso il difensore Armini, l’ala destra Distefano e il centrocampista centrale Marino potranno guadagnarsi più di qualche gettone di presenza in Serie A. Inseguire il sogno scudetto sarà ora sicuramente più difficile rispetto a come sarebbe stato se il calcio – e l’Italia intera – non fosse stato costretto a fermarsi, ma non ancora impossibile. La Lazio e il suo allenatore hanno il dovere e la possibilità di provarci, nella speranza di arrivare fino in fondo e di regalarci un campionato emozionante

Redazione

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