È obbligatorio montare il seggiolino antiabbandono in auto per trasportare in tutta sicurezza i bambini al di sotto dei 4 anni di età. L’attuazione della legge sui seggiolini antiabbandono è prevista dal decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada. Dal sei marzo scattano le multe per i trasgressori; chi non è a norma rischia di perdere i punti della patente, e, in caso di recidiva, è prevista la sospensione della patente.
In vendita ci sono prodotti di tanti tipi, ma cosa dice la legge sui seggiolini antiabbandono? La normativa non prevede omologazione per tali dispositivi di sicurezza, però è importante che il seggiolino antiabbandono sia accompagnato da un certificato di conformità che di norma è rilasciato dal produttore.
La legge spiega che i dispositivi, per essere considerati regolari, devono attivarsi automaticamente ogni volta che si usano. Quindi non serve che il conducente compia ulteriori azioni, dando un segnale di conferma di avvenuta attivazione.
Al momento critico, ossia quando il bambino viene lasciato da solo all’interno dell’abitacolo della vettura, i seggiolini antiabbandono devono attivarsi con segnali visivi e acustici oppure con segnali visivi e vibranti. Tali suoni e segnali devono essere percepibili sia all’interno sia all’esterno del veicolo. È anche possibile che seggiolini e dispositivi anti-abbandono possano inviare notifiche tramite app da scaricare direttamente sullo smartphone, oppure tramite Bluetooth.
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Si può richiedere un rimborso per gli acquisti dei seggiolini antiabbandono già effettuati. Anche il bonus da 30 euro si può chiedere direttamente sul sito www.bonuseggiolino.it. Per fare la domanda ci si deve registrare al sistema. Ciò è possibile essendo già in possesso delle credenziali SPID (Sistema pubblico di identità digitale). Il contributo statale viene rilasciato sotto forma di buono elettronico. Il bonus dovrà essere speso entro un mese dall’emissione oppure sarà necessario farne nuova richiesta. Se invece la spesa per i dispositivo antiabbandono è già stata effettuata, è possibile richiedere il rimborso entro il 20 aprile, ma per far si che sia valido occorre allegare la copia dello scontrino fiscale o della fattura.
Dal 6 marzo, chi non è in regola verrà multato. I trasgressori rischiano una sanzione che può andare da 83 euro a 333 euro. Gli importi si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni. Vengono tolti 5 punti dalla patente e nel caso in cui si commettano due infrazioni in 2 anni scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
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