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Categories: Cultura

Sculture che sembrano vere, l’arte iperrealista di Ron Mueck sorprende e sconvolge

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Sculture che sembrano vive… e fanno quasi paura! Le statue di Ron Mueck, artista iperrealista australiano, sono davvero eccezionali e in grado di attirare l’attenzione di chiunque le guardi. Figlio di costruttori di giocattoli, Mueck, che lavora nel Regno Unito, è maestro ed esperto di una scultura che si concentra sulla forma umana, ritraendo persone (di dimensioni variabili, ma sempre assolutamente proporzionate) immortalate in momenti strani, intimi: anche quando i soggetti sono isolati, fermi, vulnerabili, fragili o delicati.

L’esordio come artista di Mueck, nato nel 1958, in realtà è avvenuto piuttosto tardi, solo nel 1997, quando ha creato, utilizzando del silicone crudo, l’opera Dead Dad, cioè Papà Morto: proprio grazie al silicone ha scoperto la possibilità di imitare la superficie e la pelle del corpo umano in maniera perfetta.

E così Ron ha iniziato a farsi conoscere in tutto il mondo, arrivando anche alla Biennale di Venezia, e suscitando l’ammirazione del pubblico e della critica. Il suo approccio iperrealista si rivela in grado di esaltare ogni minimo particolare delle persone rappresentate, e tenta di illustrare, descrivere e proporre i sentimenti più nascosti e le emozioni più ignote della psiche e del cervello umani.

Spesso le sculture di Ron Mueck presentano smorfie, di volta in volta di paura o di dolore, i cui effetti vengono accentuati dalla grandezza esagerata delle opere.

Mueck attualmente è uno degli artisti più richiesti: basti pensare che le sue opere sono state commissionate nientemeno che da Charles Saatchi (cioè il padre dell’agenzia pubblicitaria più importante del mondo, la Saatchi & Saatchi).

In tutto sono trentacinque le sculture che l’artista australiano ha creato nella sua carriera: tra le altre, vale la pena di citare Big Man, risalente al 1998, che i critici hanno descritto come l’esempio perfetto di solitudine; merita una menzione anche Mother and Child, realizzato nel 2001, in cui viene rappresentata una donna che ha appena partorito un bambino che tiene in grembo.

Se date un’occhiata alla nostra fotogallery, comunque, potete apprezzare la vasta gamma di opere e l’eclettismo di Ron Mueck: tra gli altri capolavori, spiccano un Wild Man alto 3 metri e 80 centimetri (venne esposto alla Biennale di Venezia), un Boy di 4 metri e 90 per 4 metri e 90, e infine una Seated Woman creata quasi vent’anni fa.

Simone Morano

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