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Scholz: “Non ci sarà pace dettata dalla grazia di Putin”

Dopo la sua visita in Ucraina, il cancelliere Scholz ha parlato alla ZDF dei risultati dei colloqui con il presidente Zelenskyj.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz – Nanopress.it

Dopo l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, il cancelliere Olaf Scholz ha commentato le prospettive della guerra in Ucraina: “Una cosa è chiara: non ci sarà una pace dettata dalla grazia di Putin”, ha detto il capo del governo tedesco sull'”heute journal” di ZDF.

Il cancelliere federale Olaf Scholz ha preparato l’Ucraina a un lungo processo prima che possa entrare nell’UE. Lo status di candidato all’adesione significa che la speranza sulla strada per l’Europa diventi concreta per il popolo ucraino, ha affermato giovedì sera il politico dell’SPD. “E non è un percorso facile, ma molto impegnativo che può richiedere anche molto tempo”, ha chiarito Scholz. Lo sanno anche tutti in Ucraina.

Per quanto riguarda l’orizzonte temporale, Scholz ha affermato che nessuno potrebbe rispondere seriamente. “Ma ne vale la pena, questo è il messaggio”. Alla domanda su una potenziale decisione dell’UE di concedere lo status di candidato all’Ucraina, Scholz ha sottolineato che “abbiamo questa volontà ma vogliamo un consenso”. Si tratta di prendere una decisione congiunta, “in modo che l’UE rimanga unita. Questo è importante anche per il prossimo vertice europeo”.

Sui canali tedeschi ZDF e ARD, il Cancelliere ha menzionato questioni di stato di diritto e democrazia, che sono i prerequisiti per l’adesione all’UE. “Si tratta di speranza”, ha detto Scholz in un “Focus” di ARD. “L’Europa è una buona idea“, ha aggiunto.

Draghi, Macron, Scholz, Zelensky – NanoPress.it

Scholz si è recato in Ucraina oggi, accompagnato dal presidente francese Emmanuel Macron, dal primo ministro italiano Mario Draghi e dal presidente rumeno Klaus Iohannis. Per la prima volta, Scholz e Macron hanno fatto una campagna affinché l’Ucraina diventasse un candidato ufficiale per l’adesione all’Unione europea.

Abbiamo deciso che l’Ucraina appartiene alla famiglia europea”, ha sottolineato il Cancelliere in un’intervista a RTL/ntv. Sulla ZDF, il Cancelliere federale ha menzionato anche altri candidati all’adesione che devono avere prospettive: “Ora devono essere compiuti progressi concreti. E se posso citare due Paesi nello specifico: la Macedonia del Nord e l’Albania hanno soddisfatto tutti i requisiti che dopo tanto tempo sono stati candidati, ora si tratta di aprire le conferenze di adesione.

Su RTL/ntv, il Cancelliere ha contraddetto l’impressione che le consegne di armi tedesche fossero troppo tardi per l’Ucraina, data l’attuale situazione bellica. Non ha fatto promesse concrete per ulteriori consegne di armi a Kiev. Fai ciò che è necessario e fallo con attenzione, ha detto Scholz. Infine ha assicurato che la Germania ha finora fornito un “contributo molto efficiente”.

 

Paolo Battisti

Giornalista Pubblicista dal 2013. Amo la storia e mi occupo di politica estera

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