Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro vennero uccisi la notte del 28 ottobre 2021, mentre erano fermi nella loro auto, parcheggiata fuori l’abitazione di Vincenzo Palumbo.
La Corte d’Assise di Napoli ha condannato all’ergastolo il camionista di Ercolano, che ha sempre sostenuto di averli scambiati per ladri. Prima della lettura della sentenza, Palumbo si è detto rammaricato per il duplice omicidio, confermando quanto ha sostenuto sin dai primi interrogatori: avrebbe ucciso i due giovani amici pensando fossero dei ladri che stavano pianificando un’irruzione in casa. Esperto tiratore, secondo l’accusa Palumbo ha sparato per uccidere. le vittime furono colpite da 6 bossoli a distanza ravvicinata e per loro non ci fu nulla da fare.
Era la notte tra il 28 e il 29 ottobre del 2021 quando i due amici – Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro – vennero freddati a colpi di pistola nella loro auto a Ercolano, provincia di Napoli.
Giuseppe stava facendo compagnia all’amico Tullio, che all’alba andava a lavorare nello stand della famiglia al mercato dei fiori. I due, che forse si erano persi, si fermarono con l’auto proprio fuori l’abitazione di Palumbo, camionista di professione. L’uomo, sostenendo di aver pensato che fossero dei ladri, esplose sei colpi di pistola, uccidendo sul colpo i due amici. Dopodiché fu lui stesso ad allertare i carabinieri, ammettendo di aver sparato a dei ladri che stavano per entrare in casa.
Dopo circa tre ore di Camera di Consiglio, nel pomeriggio di giovedì, 16 marzo, la Corte d’Assise di Napoli ha condannato Vincenzo Palumbo alla pena dell’ergastolo. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni. Alla lettura della sentenza alcuni parenti dei due giovani amici sono rimasti visibilmente commossi. Prima della camera di consiglio, Palumbo ha chiesto perdono.
«Sono rammaricato»
ha detto il camionista.
«Lo Stato ha fatto la sua parte con un processo rapido e una sentenza giusta. Nonostante questo nulla potrà restituire alle famiglie i due giovani così tragicamente uccisi».
Così, l’avvocato Maurizio Capozzo, legale della famiglia Pagliaro.
Esperto tiratore, secondo l’accusa, Palumbo ha sparato per uccidere. Le vittime furono colpite da 6 colpi esplosi a distanza ravvicinata e per loro non ci fu nulla da fare. Come accertato nelle successive indagini – stando a quanto riporta Fanpage – quella notte le condizioni meteorologiche erano ottimali e la visibilità perfetta. Palumbo si sarebbe avvicinato all’auto dei due giovani, uccidendo prima Tullio Pagliaro che era alla guida della vettura e poi Giuseppe Fusella, seduto accanto.
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