Dopo le dichiarazioni di questa mattina, in cui Matteo Salvini si apriva all’ipotesi di un possibile lockdown (“Se necessario, è giusto farlo“), il leader del Carroccio ci ripensa e definisce l’eventuale chiusura generalizzata un disastro totale per l’Italia. “La cura per il Paese non è un ennesimo lockdown, che sarebbe la sconfitta dell’Italia e dell’economia. Dobbiamo fare di tutto per evitare un’altra chiusura“, dichiara al Senato dopo l’informativa del premier Conte.
Poco prima del suo intervento in aula, Salvini aveva espresso lo stesso concetto attraverso un post su Twitter: “Chiusura totale? Sarebbe un disastro, non tanto per Conte (cosa ha fatto per sei mesi?) ma soprattutto per gli italiani“. Per evitarlo, secondo il leader della Lega, è necessario lavorare affinché cure e tamponi possano essere somministrati anche a casa. E aggiunge: “usando tutti i mezzi e le terapie necessarie, anche quelle che non piacciono alle multinazionali del farmaco perché costano troppo poco“.
“Il centrodestra è pronto a collaborare, ma non ci interessa mezza poltrona, vogliamo dare idee, commissioni e bicamerali non ci interessano“, continua Matteo Salvini, durante il suo intervento in aula, aprendo a una collaborazione con il governo sulla gestione dell’emergenza.
Nel corso dell’intervento al Senato, non sono mancate le critiche a Conte e al suo operato per gestire la nuova crisi sanitaria: “L’unico confronto non l’ha avuto con Confindustria, con i sindacati, ce l’ha avuto con se stesso davanti allo specchio, non è più il momento di dire: quanto sono bravo e quanto sono bello“. Secondo Salvini, infatti, una nuova chiusura significherebbe il fallimento di questi sei mesi di governo. E ha aggiunto: “Noi siamo disposti a lavorare per salvare vite e posti di lavoro, spero che nessuno sia disposto a lavorare per salvare se stesso e la poltrona“.
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