Matteo Salvini torna ad attaccare Confindustria dopo le critiche del presidente Vincenzo Boccia arrivate dall’incontro tra le associazioni favorevoli alla Tav. “C’è qualcuno che è stato zitto per anni quando gli italiani, gli imprenditori e gli artigiani venivano massacrati. Ora ci lasciassero lavorare e l’Italia sarà migliore di come l’abbiamo trovata”, ha dichiarato il vice premier a margine delle celebrazioni di Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco, alla Basilica di San Giovanni a Roma. “Siamo qui da sei mesi: ascolterò tutti, incontrerò tutti, ma lasciateci lavorare”, ha insistito.
Salvini è poi tornato sull’aggiustamento dei conti in manovra chiesto dal commissario agli affari economici Pierre Moscovici: “Il 2 per cento? Questi sono numeri su cui si esercitano giornalisti e commissari Ue. Noi badiamo alla sostanza e a trovare le risorse. Sarà una manovra seria, non dipende dallo zero virgola ma dai contenuti. Ci sono investimenti che non ci sono mai stati”.
Confindustria aveva attaccato la manovra in occasione dell’incontro a Torino con i tremila rappresentanti di 12 associazioni professionali che chiedevano il Sì alla Tav dopo la manifestazione svoltasi nel capoluogo piemontese.
“Rappresentiamo 3 milioni di imprese, oltre il 65% del Pil, il nostro è un segnale importante che si vuole dare al governo. Si parte dalla Tav, si pone la questione delle infrastrutture grandi e piccole, e l’auspicio che il governo abbia un’attenzione alla crescita”, aveva detto Boccia, lanciando una richiesta al governo per la prosecuzione dei lavori.
Su questo Salvini si è detto anche oggi d’accordo. “Io sono per l’Italia del sì”, ha dichiarato in merito ai lavori della Tav.
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