All’interno di una nota ufficiale, Blinken, segretario di Stato, ha puntato il dito contro i media iraniani per essersi congratulati a seguito dell’aggressione a Rushdie.
Antony Blinken, segretario di Stato Usa, ha condannato il comportamento dell’Iran in quanto ha creato terreno fertile per procedere all’attacco nei confronti di Salman Rushdie. Ricordiamo che lo scrittore da poco è stato staccato dalle macchine ed è finalmente in grado di parlare. Migliorano quindi le sue condizioni dopo il terribile attacco ricevuto.
Blinken afferma che per diversi anni le istituzioni iraniane hanno innalzato l’odio verso lo scrittore mentre, in questi giorni, i media del luogo sono stati più che felici di scrivere notizie riguardo alla riuscita dell’attacco.
E questo è ciò che Blinken afferma all’interno di una nota resa pubblica dal dipartimento di Stato. Una situazione molto difficile che lo stesso Segretario di Stato descrive come spregevole.
All’interno di questo comunicato, Blinken continua descrivendo Rushdie come un gigante della letteratura, un uomo che ha sempre dato tutto se stesso per “il valore universale della libertà d’espressione, di fede e di stampa“.
Il segretario di Stato continua parlando anche delle forze dell’ordine e del loro lavoro che adesso va avanti incessantemente. Blinken infatti sottolinea ancora una volta quanto sia importante tenere sempre gli occhi aperti in quanto numerosi sono coloro che cercano di minacciare i diritti dell’uomo, delle persone pericolose che spesso e volentieri incitano alla violenza e all’odio.
Blinken, all’interno del comunicato da lui rilasciato, non risparmia nemmeno le istituzioni iraniane. Il segretario è stato poi criticato fortemente dai repubblicani i quali lo hanno accusato di non aver stoppato i pericolosi negoziati nucleari.
Una lunga nota stampa in cui Blinken mette nero su bianco ciò che pensa. Queste le sue parole finali: “Gli Stati Uniti e i loro partner non vacilleranno nella determinazione a resistere a queste minacce, utilizzando ogni strumento appropriato a nostra disposizione.”
Egli continua affermando che personaggi come Rushdie sono da prendere come esempio proprio perché è sempre stato un uomo che ha sopportato tanto, ma che non si è mai spezzato di fronte alle difficoltà. In questi casi la cosa da fare è una sola: restare uniti per far valere tutti i diritti universali.
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