Al momento sono 7 le persone indagate per maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura, una casa di riposo a Mondaino, provincia di Rimini.
Oltre 60 sarebbero gli anziani che nel corso degli anni, stando a quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati vittime di abusi e maltrattamenti, fino all’irruzione dei Carabinieri dei Nas di Bologna. Per i 7 indagati, tra cui l’ex direttrice della Rsa, è stato chiesto il rinvio a giudizio. Le accuse a vario titolo vanno dal maltrattamento all’abbandono di persone incapaci.
Una casa di riposo per anziani non autosufficienti trasformata in un luogo di maltrattamenti e violenza. Un vero e proprio lager, quello scoperto dai carabinieri dei Nas di Mondaino, provincia di Rimini. Oltre 60 sarebbero gli anziani che nel corso degli anni, stando a quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati vittime di abusi e maltrattamenti, fino all’irruzione dei Carabinieri dei Nas di Bologna nel dicembre del 2018.
Scarse razioni di cibo, a volte mal conservate, farmaci spesso scaduti, anziani abbandonati nei loro letti per ore, mal accuditi o lasciati con addosso i loro bisogni. È il gravissimo quadro indiziario emerso a carico di 7 indagati, per i quali il 23 marzo prossimo dovrà pronunciarsi la Procura. Le accuse a vario titolo vanno dal maltrattamento all’abbandono di persone incapaci.
Gli anziani venivano picchiati, maltrattati e lasciati senza la supervisione di un infermiere. E ancora, nella Rsa lavorava personale non autorizzato o pagato con irregolarità. È questo che i carabinieri dei Nas hanno scoperto nel dicembre del 2018, quando hanno fatto irruzione nella struttura di Mondaino.
Le intercettazioni ambientali, unitamente alle testimonianze di alcuni ex dipendenti della struttura, hanno permesso ai militari di contestare oltre 100 episodi di maltrattamenti fisici e psicologici.
“Quella volta che ho dato i calci nelle palle a quell’anziano c’eri anche tu…”
avrebbe detto un operatore socio sanitario a un collega, in una conversazione intercettata dalle cimici.
“Se suoni ancora il campanello te lo ficco in gola e ti spezzo le gambe!”
era stata invece la minaccia fatta a un ospite della Rsa da parte di un infermiere.
Stando a quanto emerso dalle indagini, gli anziani venivano imbottiti di tranquillanti per non infastidire gli Oss, che erano sempre in numero inferiore rispetto alla reale esigenza. Diversi ospiti sono finiti in ospedale anche con prognosi di 60 giorni, per le conseguenze di quelle che – ufficialmente – erano state denunciate come cadute accidentali, e che invece si era poi scoperto essere i risultati delle botte ricevute nella casa di riposo.
Il 23 marzo prossimo si terrà l’udienza preliminare davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini per le 7 persone indagate nell’inchiesta sulla casa di
riposo Mondaino, per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Le accuse a vario titolo vanno dal maltrattamento all’abbandono di persone incapaci.
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