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Categories: Cultura

Riccardo Muti, laurea honoris causa a Reggio Calabria: ‘Non ho nulla da insegnare’

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Riccardo Muti riceve una laurea honoris causa: l’Università per Stranieri Dante Alighieri, attiva a Reggio Calabria, ha voluto così riconoscere il grande impegno del direttore d’orchestra per aver valorizzato le periferie e le aree ritenute abbandonate. La laurea conferita a Muti è infatti in ‘Programmazione e gestione dei servizi sociali d’area mediterranea’ ed è stata consegnata al Maestro in occasione dell’inaugurazione dell’anno Accademico 2014-2015 dell’ateneo calabrese.

Una laurea honoris causa per Riccardo Muti: a consegnargliela l’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, “per aver valorizzato anche le esperienze più neglette e periferiche”, come ha ricordato il rettore dell’ateneo, Salvatore Berlingò, parlando di “un’azione che motiva e ci corrobora negli obiettivi della nostra azione, comunicatore delle eccellenze artistiche, del made in Italy nel mondo” e di un Muti che racchiude in sé “l‘incanto della bellezza della musica, etimo in cui si condensano tutte le arti“. La consegna della laurea è avvenuta attraverso l’antico rito medievale: al dottorando è stato consegnato un libro prima chiuso (a simboleggiare il possesso della scienza: nel caso del Maestro, si è scelto uno spartito originale di Francesco Cilea e del suo capolavoro “Adriana Lecouvreur”), poi aperto a simboleggiare invece la divulgazione della scienza stessa.

Non ho nessuna lectio magistralis da fare – ha detto tra l’altro Muti nell’accettare la laurea honoris causaanche perché non ho nulla da insegnare. Io sono un ‘ciuccio’ (termine meridionale per somaro, ndr). Qui accanto a me ci sono illustri accademici che sono molto più bravi ed esperti di me. Ho molto rispetto della parola ‘maestro’, perché mi dà la possibilità di non abbassare la testa davanti a nessuno. Ho molto rispetto per i maestri veri, che sono il maestro calzolaio, i maestri artigiani, che con il loro lavoro onorano il nostro Paese“.

Fulvia Leopardi

Fulvia Leopardi è stata collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2018, occupandosi principalmente di temi relativi all'ambito dello spettacolo, della televisione, della cultura.

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