Matteo Renzi difende il referendum costituzionale e attacca Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle. Premier, in qualità di segretario nazionale del Pd, ha parlato a ruota libera a Classe Dem, la due giorni di formazione per i giovani democratici. Questi i concetti chiave: nessuna deriva autoritaria se vince il SÌ, la svolta della Raggi a Roma è legata a Mafia Capitale (vedi inchiesta Muraro), quella dei 5 Stelle è una doppia morale. La risposta al vetriolo della sindaca è arrivata su Facebook: “Affari con mafia capitale? Mica siamo il Pd”
Sul referendum Renzi ha assicurato che non ci saranno rischi per la democrazia: “Grazie anche al confronto con Gustavo Zagrebelsky è emerso finalmente che non c’è una deriva autoritaria e che era una preoccupazione un tantinello esagerata”. Il premier, sempre parlando del confronto su La7 con il costituzionalista contrario alla riforma costituzionale, la butta sul filosofico: “Noi siamo nell’era della post-verità, ma noi dobbiamo essere attaccati alla realtà. No polemiche, ma il problema dei dibattiti televisivi è che stiamo entrando nella società della post-verità, non esiste la possibilità di una verifica puntuale dei singoli punti”.
Secondo Renzi il Paese il 4 dicembre si gioca il futuro: “Ci giochiamo nei prossimi due mesi, i prossimi 20 anni. È una sfida pazzesca, molto più grande del futuro mio e del mio governo. Una scelta decisiva per il futuro dell’Italia nell’Europa. Non tornerà più un’occasione del genere”. E ancora: “Sono convinto che la nostra sia una costituzione fantastica, ma la costituzione è un organismo vivo non un cimelio da onorare. E che, per questo, alcune cose vadano cambiate”.
Il premier ha confermato la disponibilità a cambiare l’Italicum: “Oggi il referendum è un pezzo della nostra credibilità. Vogliamo introdurre il tema della legge elettorale per tornare a discutere? Non condivido, ma ci sto. Lunedì 10 ottobre ci vedremo a Roma alla direzione nazionale per discutere di tutto: legge elettorale ma anche legge di bilancio, dalle misure sulla competitività alle pensioni. E vedrai che saremo pronti a discutere con chi ha idee da portare, non solo critiche”.
Renzi contro M5S: ‘Svolta Roma legata a Mafia Capitale’
Ed ecco l’attacco ai 5 Stelle. Prima sulla questione morale: “Un Parlamento che sceglie Alessandro Di Battista e non Ilaria Capua è un parlamento che sceglie la morale doppia. La doppia morale dei 5 stelle fa ridere i polli. Noi crediamo alla scienza e al futuro”. Il riferimento è alla virologa Ilaria Capua dimessasi da parlamentare dopo essere stata prosciolta dalle accuse di traffico illegale di virus. Motivo per cui era stata attaccata pesantemente dai grillini prima che la sentenza fosse emessa.
Quindi la stoccata alla sindaca di Roma. “Il problema non è cosa fa la Raggi sul tetto, ma cosa fa quando scende. Non ho alcun problema a dire che quella immagine mi piace e se avesse un tetto palazzo Chigi, ci andrei”, le parole del premier in riferimento alle bizzarre foto della sindaca sul tetto del Campidoglio. “Tanti parlamentari del M5s ci hanno attaccato dicendo che eravamo il partito delle tangenti e noi li abbiamo denunciati. Ora, davanti al giudice, stanno tutti chiedendo di godere dell’immunità”, ha attaccato Renzi. Che ha infierito così: “Pensate cosa sarebbe accaduto se fosse venuto fuori che la svolta era consegnare il settore dei rifiuti a una donna collegata a uomini chiave di Mafia Capitale”. Chiaro riferimento ai guai giudiziari dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro. “Se qualcuno ruba via per sempre, se qualcuno sceglie di sottrarsi alla giustizia avrà il Partito democratico contro. Abbiamo votato a favore di una richiesta di arresto perché io preferisco perdere un parlamentare e non la faccia. Non siamo il partito giustizialista ma della giustizia”.
La risposta di Raggi: ‘Affari con Mafia Capitale? Mica siamo il Pd’
Poche ore dopo il discorso di Renzi è arrivata la risposta della Raggi dal suo profilo Facebook:
“AFFARI CON MAFIA CAPITALE? MICA SIAMO IL PD
I cittadini sanno che quel sistema lo hanno creato loro e noi lo stiamo combattendo.
Il premier quando è in difficoltà – ultimamente capita spesso – prova a distogliere l’attenzione e a cambiare argomento. Forse è nervoso perché si avvicina la data del referendum sulle finte riforme. E i confronti in tv lo vedono in grossa difficoltà. Piuttosto si concentri sul disastro economico del governo, sui dati della disoccupazione giovanile, sulla fallimentare politica estera, sull’emergenza migranti.
Buon lavoro.
ps Attendiamo ancora di sapere cosa ha fatto con i fondi delle cene elettorali con Buzzi. Il Pd non crederà mica che l’abbiamo dimenticato?”
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