E’ stato ufficializzato e presentato ai cittadini il quesito del prossimo Referendum Costituzionale. La domanda recita ”Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione“? La risposta che gli italiani tracceranno sarà Sì o No.
Per i cittadini italiani si tratta della terza volta che si trovano a votare per un referendum costituzionale. All’ufficializzazione del testo del quesito ha fatto seguito l’inevitabile coro di critiche e polemiche che sta caratterizzando questa chiamata alle urne, definita ‘truffa’. La ministra Maria Elena Boschi ha replicato a Renato Brunetta in questi termini: “Sostiene che il quesito referendario sulle riforme sia un imbroglio. Caro presidente Brunetta, non c’è nessun imbroglio e nessun trucco. È tutto vero. Votando “Sì” al referendum si supera il bicameralismo paritario, si riduce il numero dei parlamentari, si contengono i costi di funzionamento delle istituzioni, si abolisce il Cnel e si rivede il titolo V. Questa è infatti la domanda che troveranno gli italiani. Il quesito referendario si limita a riprodurre il titolo della legge costituzionale“.
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