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Categories: Cronaca

Ragazzo ferito a Napoli perché troppo grasso: l’aggressore resta in carcere

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Il ragazzo di 14 anni che è stato gravemente ferito a Napoli è ‘vigile, cosciente e collaborante’, secondo quanto reso noto dall’Ospedale San Paolo in cui è stato ricoverato, subito dopo essere rimasto vittima di un grave atto di bullismo e violenza. Il giovane è stato seviziato e torturato con un tubo di una pistola ad aria compressa. In seguito a ciò ha riportato lesioni multiple al colon. I responsabili, tre ragazzi di 24 anni, sono stati denunciati. Uno è stato fermato per tentato omicidio e violenza sessuale. La vittima si trovava presso un autolavaggio, quando, all’improvviso, i tre ragazzi lo hanno preso in giro perché grasso.

Le condizioni del ragazzo ferito

Il ragazzo in condizioni gravissime è stato operato, gli è stato asportato un pezzo di colon, successivamente è stato spostato dal reparto di terapia intensiva a quello di chirurgia. Le sue condizioni fanno ben sperare. Uno zio del giovane ha raccontato di averlo visto anche sorridere e parlare, sebbene a fatica.

I tre responsabili

La richiesta di convalida di arresto dei tre responsabili è stata inviata dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice e dal sostituto Fabio De Cristofaro. Al termine dell’udienza a Poggioreale il gip Antonio Cairo Resta ha accolto la richiesta, dunque resta in carcere Vincenzo Iacolare, che è assistito dall’avvocato Antonio Sorbilli, con l’accusa di tentativo di omicidio e violenza sessuale. Iacolare si è detto “dispiaciuto” dell’accaduto e ha chiesto scusa al ragazzo e alla famiglia. Assistito dall’avvocato Antonio Sorbilli, Iacolare ha ribadito al gip che non aveva intenzione di fargli del male. Gli altri due giovani sono stati denunciati a piede libero.

La ricostruzione

I giovani si trovavano all’interno di un autolavaggio. Iacolare, ha raccontato che aveva cominciato a scherzare con il ragazzino mentre questi era sdraiato su un divanetto in attesa che gli fosse lavato il motorino. Insieme agli altri tre ha cominciato a deriderlo perchè grasso. Poi le sevizie. Iacolare ha negato di avere abbassato i pantaloni del 14enne, sostenendo di avere poggiato il tubo dell’aria compressa sopra la stoffa. Secondo la ricostruzione della difesa, il ragazzino, dopo la violenza, si è accasciato a terra e ha cominciato a vomitare. Iacolare e gli altri due giovani denunciati a piede libero si sarebbero prodigati per soccorrerlo. Intanto, secondo i familiari di uno degli aggressori, non si tratterebbe di tentato omicidio, ma di “bravi ragazzi che si prendevano in giro tra loro”. Sono arrivati anche a delle vere e proprie giustificazioni, affermando: “Non hanno capito che il compressore, con quella potenza, avrebbe fatto danni. Per loro era un gioco”.

Allarme bullismo

Non accetto che l’episodio accaduto al quattordicenne a Napoli in un autolavaggio venga definito ‘bullismo’. Questa è violenza. Violenza pura‘, dice indignato l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora. Ma gli esperti hanno lanciato una nota di allarme, perché ritengono che in Italia il fenomeno del bullismo sia in aumento e allo stesso tempo che non ci siano le sanzioni giuste. In Italia ci sarebbero almeno 200.000 bulli. Sono queste le dichiarazioni rilasciate da Donatella Marazziti, docente di psichiatria a Pisa, e da Mario Campanella, presidente di Peter Pan onlus. Gli esperti chiedono al Governo di intervenire specialmente sulla possibilità di mettere in atto metodi di rieducazione sociale.

(Aggiornamento di Kati Irrente)

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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