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Categories: Economia

Profughi nelle case degli italiani: la Lega che fa infuriare Salvini

Le case degli italiani ai profughi? La Lega fa infuriare Matteo Salvini. Non il suo stesso partito ma Laura Lega, il prefetto di Treviso che ha dato l’ultimatum ai sindaci leghisti: o voi trovate una soluzione per i profughi, o io li faccio alloggiare nelle case sfitte.

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In Veneto è emergenza profughi: ce ne sono troppi e non sanno dove metterli. Così il prefetto convoca un vertice provinciale d’urgenza, ma i quaranta sindaci del Carroccio non si presentano. Evidentemente convinti che in Padania la questione sia irrilevante. Laura Lega però si indispone e minaccia: “Se non troviamo il posto per i nuovi profughi in arrivo, finiranno presto in mezzo alla strada diventando un problema di sicurezza. La prefettura ha raschiato il fondo del barile. O arrivano nuovi alloggi per maggio o sarò costretta a requisire gli appartamenti sfitti”.

Nell’occhio del ciclone in particolare l’amministrazione di Treviso, la città meno disposta ad ospitare i migranti nelle strutture apposite. “La quota dei migranti di Treviso – spiega il prefetto – è assegnata come per tutte le province italiane sulla base di una ripartizione matematica calibrata sulla densità di popolazione, e in tutta Italia non c’è alcuna provincia che esprima resistenze a questo metodo come Treviso”.

Immediata la reazione della Lega in camicia verde. Il leader Matteo Salvini si sfoga nel salotto domenicale di Barbara D’Urso e su Facebook. Sulla sua pagina scrive due messaggi al veleno: “Il prefetto di Treviso ha annunciato che, se i Sindaci della Lega continueranno a opporsi all’arrivo di clandestini, a maggio requisirà le case sfitte private per piazzarci degli altri immigrati. Siamo alla follia. Caro prefetto, cambia mestiere che è meglio!”.

E poi: “ROBA DA MATTI! Il prefetto di Treviso vuol REQUISIRE le case ai trevigiani per darle ai presunti “profughi”! I sindaci della Lega continueranno a fare le BARRICATE!”.

Non resta zitto nemmeno il governatore della Regione Luca Zaia: “Sia chiaro fin d’ora che se troverà conferma l’ipotesi di attentare alla proprietà privata dei cittadini noi ci frapporremo, costi quel che costi. C’eravamo abituati a sentire utilizzare i termini confisca, requisizione, sequestro nei racconti della sacrosanta guerra ai mafiosi, ai delinquenti, alla criminalità organizzata. Non riesco a digerire l’idea che gli stessi toni siano utilizzati nei confronti di cittadini onesti che pagano le tasse”.

Francesco Minardi

Francesco Minardi è stata collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e politica interna ed estera,

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