Avrebbe approfittato della sua posizione lavorativa per derubare pazienti in fin di vita all’interno dell’ospedale, per questo una infermiera sarebbe stata denunciata dai Carabinieri. Il caso a Prato.
La vicenda sarebbe emersa all’esito di una approfondita indagine condotta dai Carabinieri e vedrebbe protagonista un’operatrice sociosanitaria in servizio presso l’ospedale Santo Stefano del Comune Toscano.
Avrebbe rubato dai bancomat di pazienti in fin di vita ricoverati presso la struttura di Prato e, in un caso, avrebbe derubato persino una donna appena deceduta.
Sono le pesanti ipotesi a carico di una operatrice sociosanitaria fiorentina di 55 anni che, poche ore fa, sarebbe stata denunciata per le presunte condotte ascritte.
Secondo quanto ricostruito finora, la donna avrebbe usato una precisa strategia per sottrarre denaro dai conti dei malcapitati pazienti.
Per usare le carte delle vittime, ma evitando di dover inserire il codice Pin, avrebbe usato somme sempre inferiori ai 25 euro.
Spese che avrebbe fatto in contesti in cui chiaramente gli ignari pazienti non avrebbero potuto sostenerle perché ricoverati e in gravi condizioni. In un caso, la 55enne avrebbe agito ai danni di una donna appena morta.
Stando a quanto riportato dall’Ansa, l’operatrice sanitaria sarebbe stata denunciata dai militari e sulla sua posizione graverebbero le accuse di furto aggravato e frode informatica.
Nello spettro delle ipotesi formulate dagli inquirenti, anche un presunto furto ai danni di una collega della 55enne.
Fondamentale il lavoro dei Carabinieri, che si sarebbe articolato in appostamenti e verifiche presso gli esercizi commerciali in cui l’indagata avrebbe effettuato gli acquisti con i soldi dei pazienti.
“I primi a vergognarsi di quanto accaduto siamo stati noi”
Sono le parole, riportate dall’agenzia di stampa, con cui il vertice della direzione sanitaria del nosocomio, Sara Melani, ha commentato la vicenda. Immediata la collaborazione della struttura per supportare le indagini, accertamenti che finora avrebbero portato a galla diversi episodi di furto.
Al vaglio delle autorità anche il passato dell’operatrice sociosanitaria 55enne. Prima di entrare in servizio a Prato, infatti, avrebbe svolto la stessa mansione presso un ospedale di Siena e resta ora da chiarire se, anche all’epoca, possa aver commesso altri reati dello stesso tenore ai danni di altri pazienti presi in carico dalla stessa struttura.
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