Potrebbero+ricevere+%E2%82%AC3.000+di+multa+i+pensionati+che+dimenticano+questa+scadenza
nanopressit
/articolo/potrebbero-ricevere-e-3-000-di-multa-i-pensionati-che-dimenticano-questa-scadenza/455795/amp/
Economia

Potrebbero ricevere €3.000 di multa i pensionati che dimenticano questa scadenza

Se il datore di lavoro non ha versato i contributi, potrebbe essere un problema per i pensionati coinvolti, i quali rischiano una multa.

Presidente INPS – Nanopress.it

Il mancato versamento dei contributi INPS rappresenta un problema sempre più frequente e preoccupante per i lavoratori dipendenti. Questa situazione è dovuta alla crisi economica che ha colpito molte aziende e che ha portato alla difficoltà nel mantenere le scadenze di pagamento dei contributi obbligatori. Inoltre, ci sono anche casi in cui i datori di lavoro scelgono di non versare i contributi, a prescindere dal motivo. Oltre ad essere un problema per dipendenti e pensionati, il mancato pagamento dei contributi comporta delle sanzioni. Vediamo. Ecco quando i pensionati rischiano una multa.

Sempre più pensionati si scoprono senza contributi: si rischia una multa

La crisi economica ha creato difficoltà a molte aziende, per cui non sono rari i casi di dipendenti e pensionati che hanno scoperto che i loro contributi INPS non erano stati versati. Si tratta di un’eventualità sempre più frequente.

Basti pensare che dal 2010 al 2012 c’è stata una crescita del 21,4% dei contributi non versati all’INPS. La percentuale è cresciuta dal 2011 al 2012, arrivando a quota +17,8%. Di quanto denaro si parla? Alla fine del 2011, i crediti relativi ai contributi mai versati erano pari a 66,3 miliardi di euro, contro i 33,3 miliardi del 2003.

Modello reddituale – Nanopress.it

In particolare, è il settore industriale a trovarsi in difficoltà maggiori sotto questo aspetto. Il mancato versamento dei contributi è un problema sia per le aziende che per i lavoratori. Per i dipendenti, infatti, questa situazione può portare a gravi conseguenze economiche, come la perdita dei diritti previdenziali e la mancanza di copertura assicurativa.

Inoltre, se i contributi non vengono versati, il datore di lavoro può incorrere in problemi legali, come il rischio di sanzioni e di reclusione

Come verificare che i contributi sono stati versati

Come si fa quindi a verificare che i propri contributi INPS obbligatori siano stati versati? Prima di tutto, bisogna accertarsi che questo sia stato fatto rispettando i termini e le modalità di calcolo definite dalla legge.

Se ciò non fosse stato fatto, si parlerebbe di inadempienza contributiva. Più l’inadempienza si aggrava, più peggiorano le sanzioni, che diventano anche penali.

INPS – Nanopress.it

Per verificare che sia tutto in regola, bisogna verificare la propria situazione tramite l’INPS, recandosi fisicamente presso uno sportello o online tramite il sito web. Quest’ultima però non è un’operazione veloce, perché richiede l’invio di una password. L’INPS la inoltra in parte in quel momento e in parte per posta.

Comunque, anche verificando le voci sulla propria busta paga si può controllare se c’è n’è una che si riferisce al versamento dei contributi

Cosa devono fare dipendenti e pensionati in caso di mancata contribuzione

Se si scopre che il proprio datore di lavoro non ha versato i contributi, è importante avvisare immediatamente l’INPS, che farà i dovuti controlli e applicherà le sanzioni previste dalla legge. Se il nostro datore di lavoro non ha versato i contributi, la situazione è grave perché si tratta di un reato penale per cui si rischiano fino a 3 anni di reclusione.

Nel caso in cui il datore di lavoro non rispetti l’obbligo di informare l’INPS dell’assunzione, della trasformazione o dell’interruzione del rapporto di lavoro, dovrà pagare una sanzione che varia da 200 a 500 euro.

Soldi – Nanopress.it

Se il datore di lavoro non ha mai versato i contributi, oltre alla sanzione amministrativa, si applica anche una sanzione civile calcolata con il 30% per ogni anno in base all’importo dei contributi non versati, con un massimo del 60% e un importo minimo di 3mila euro.

Nel caso in cui poi si versino i contributi in ritardo, sono comunque previste sanzioni fino a un massimo del 40% sulla somma ancora da pagare.

È importante ricordare che il mancato pagamento totale o parziale dei contributi può diventare un reato penale, come stabilito dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 39470/2012. In questo caso, il datore di lavoro è punito se ha scelto consapevolmente di non versare i contributi, a prescindere dal motivo.

Asia Paparella

Recent Posts

Come risparmiare tempo in casa: scegli l’asciugatrice più adatta a te

Ti sarà certamente capitato almeno una volta nella vita di stare ad aspettare per giorni…

2 mesi ago

Valutazione delle offerte luce e gas: quali fattori considerare?

La liberalizzazione dei mercati di luce e gas in Italia è realtà da circa 25…

3 mesi ago

Le città più sicure al mondo: un’analisi della classifica 2025

Le classifiche relative alle città sono strumenti molto diffusi con i quali si analizzano diversi…

7 mesi ago

Commercio: i settori che si sono sviluppati più rapidamente negli ultimi anni

Negli ultimi anni il commercio ha subito una trasformazione profonda che ha interessato numerosi ambiti…

7 mesi ago

Più autonomia in casa a Roma: la soluzione montascale

Con l’avanzare dell’età, oppure a causa malattie croniche o disabilità di vario tipo, anche semplici…

7 mesi ago

Marzo 2025: la grande boxe torna su Mediaset e parte il progetto “Boxando s’impara”

Il 15 marzo 2025 è una data particolarmente importante per la boxe italiana: infatti l’Allianz…

9 mesi ago