Il governo ha convocato a Palazzo Chigi gli incontri con le associazioni imprenditoriali. Sono previsti incontri anche con i sindacati e gli enti locali.
Tutti i ministri parteciperanno alla Cabina di regia Pnrr per dare una nuova accelerazione: è quanto previsto da una nota di Palazzo Chigi. Nel corso della giornata di oggi e nel corso della giornata di domani si punta a discutere con il partenariato sociale ed economico. I punti da discutere sono l’inserimento del dossier REPowerEU, l’informativa sul terzo report semestrale sul Pnrr, la revisione degli obiettivi target della quarta rata e la revisione del Pnrr. Nei prossimi giorni proseguirà il confronto tra il governo e la Commissione europea per concludere l revisione del Piano e consentire all’Italia di sostenere un ruolo centrale nel Next Generation EU.
Il tempo stringe per procedere alla revisione del Pnrr ed il governo convoca due giorni di dialogo con l’associazione imprenditoriale e con i lavoratori. Si punta a fare chiarezza in merito al coordinamento dei progetti con i nuovi fondi del RepowerEu e in merito alla revisione della quarta rata.
Le commissioni Bilancio e Politiche europee del Senato e della Camera dialogheranno con i sindacati e gli enti locali. Nel corso della giornata del 19 luglio toccherà al ministro degli Affari Europei e attuazione Pnrr riferire ai senatori ed ai deputati. Fitto farà il punto sulla situazione dopo la decisione di voler revisionare dieci delle 27 misure previste dalla quarta rata del Pnrr. Bruxelles tace sulla terza rata da 19 miliardi di euro.
Nel corso degli incontri si discuterà della questione dell’Ilva di Taranto. Per concludere la procedura di violazione pendente il ministro Fitto ha presentato un emendamento al decreto salva-infrazioni, che deve essere esaminato da Palazzo Madama. La normativa prevede che tutti gli obblighi del primo acquirente dello stabilimento pugliese siano rispettati anche da quelli successivi.
Gli obblighi dovranno essere adempiuti fino alla cessazione dei rischi connessi all’attività produttiva. Si tratta di un modo per assicurare che la gestione dell’attività avvenga rispettando la normativa dell’ambiente. Secondo il ministro per gli Affari Europei, l’ex stabilimento pugliese potrà proseguire l’attività di decarbonizzazione e di modernizzazione. Secondo la visione di Boccia, lo stesso emendamento porta all’espansione dello scudo penale.
Per il presidente del gruppo del Pd al Senato,
“questo emendamento umilia il ministro Urso: c’è Fitto contro Urso, il quale aveva detto il contrario di ciò che è scritto in quell’emendamento, aveva ipotizzato un contratto di programma che in realtà viene negato e vengono presi accordi diretti con un’impresa che ha voltato spalle a Taranto”.
Anche per il primo cittadino di Taranto si tratta di un modo per ampliare lo scudo penale agli attuali amministratori.
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