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Più Welfare in azienda, l’esempio di l’Oréal Italia

Anche l’Oréal Italia ha siglato d’accordo con i sindacati dei lavoratori un contratto integrativo aziendale per il triennio 2017-2019, in cui, grazie al programma internazionale ‘Share&Care‘, c’è spazio per più welfare aziendale su cui i collaboratori possono contare nell’ambito di una politica di profit sharing scelta dal Gruppo per coinvolgere tutti i collaboratori nel successo dell’azienda.

Soddisfatto Massimo Re, direttore delle relazioni industriali di L’Oréal Italia, che ha commentato il nuovo corso aziendale: “Siamo soddisfatti di questo nuovo contratto integrativo aziendale, frutto di un proficuo lavoro di concertazione con le parti sociali, con cui abbiamo lavorato in maniera moderna ed innovativa”.

L’intesa, inoltre, prevede un aumento del contributo aziendale per la previdenza complementare (Fonchim). “L’importo del premio di partecipazione, variabile e legato alla crescita dei risultati di business, è stato incrementato in maniera significativa e potrà arrivare fino a 2.900 euro lordi annui nel 2019.

“Riteniamo che i contenuti di questo nuovo accordo – ha continuato Massimo Re – si posizionino fra le migliori pratiche a livello nazionale. Per esempio, iniziative come il sostegno alla genitorialità e ai familiari anziani rafforzano ulteriormente le nostre politiche sull’equilibrio vita personale-lavorativa. L’attenzione per le nostre persone e la volontà di considerare le relazioni industriali come un laboratorio di innovazione ci hanno sicuramente aiutato a ottenere questi risultati”.

Nel dettaglio, il nuovo programma ha l’obiettivo di offrire ai collaboratori di L’Oréal di tutto il mondo, in qualunque divisione o Paese operino, una base comune in termini di: benessere salute, supporto alla genitorialità (10 giorni di permesso retribuito per i neo-papà, aumento del contributo asilo nido a 140 euro al mese per mamme e papà, permessi per l’assistenza ai bambini malati, concessione del part-time di 6 ore su richiesta fino ai 3 anni del bambino) orario flessibile, qualità della vita lavorativa e protezione in caso di eventi inaspettati.

E ancora, si legge in una nota diffusa dall’azienda, è previsto l'”aiuto ai dipendenti con familiari anziani, sopra i 75 anni o non autosufficienti con concessione del part-time di 6 ore per un massimo di 3 anni, permessi extra e orario flessibile; un conto welfare individuale di 250 euro per acquistare, tramite una piattaforma, beni e servizi (ad esempio, acquisto libri scolastici, campus estivi, trasporti, viaggi, teatro, spese mediche, attività sportive)”. Il premio di partecipazione potrà inoltre essere convertito, fino al 50%, in conto welfare individuale con un contributo aziendale ulteriore del 15%, il tutto con i vantaggi fiscali previsti dalla vigente normativa.

In collaborazione con AdnKronos

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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