Perché si dice che le bugie hanno le gambe corte? E’ uno dei detti popolari più diffusi, uno di quei motti che, forse più di altri, ci capita di dire nella vita di tutti i giorni. Il significato, com’è facile intuire, è legato all’abitudine di dire falsità, menzogne più o meno gravi che, proprio perché tali, difficilmente vanno lontano.
Capita a tutti di dire ogni tanto (o forse spesso) qualche piccola bugia: fa parte della natura umana e benché non sia una buona abitudine rientra tra i meccanismi della comunicazione quotidiana. Più o meno grandi, le bugie si dicono per varie ragioni: per non soddisfare le pretese assurde di qualcuno, per gentilezza, per evitare di urtare la sensibilità di una persona cara (è difficile dire ‘ti trovo malissimo’ alla vecchia zia che, in pessima forma, ci chiede come sta!) o solo (ed è forse la ragione più diffusa) per il proprio tornaconto personale.
Il perché si dice ‘le bugie hanno le gambe corte’ rimanda, dunque, ad una situazione ben precisa: quando scopriamo che qualcuno ci ha mentito, quando, cioè, la verità viene a galla.
In un contesto simile, in cui entrano in gioco diversi sentimenti – amarezza per le bugie scoperte, ma anche soddisfazione per averle smascherate – ecco che il nostro motto diventa una specie di ammonimento: le menzogne hanno vita breve perché la verità, prima o poi, viene a galla. Ecco perché si dice che le bugie hanno le gambe corte, perché la strada che percorreranno sarà breve.
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