Perch%C3%A9+le+statue+greche+hanno+i+genitali+piccoli%3F
nanopressit
/articolo/perche-le-statue-greche-hanno-i-genitali-piccoli/91599/amp/
Categories: Cultura

Perché le statue greche hanno i genitali piccoli?

Forse non tutti sanno perché le statue greche hanno i genitali così piccoli: queste splendide sculture dell’antichità, simbolo di bellezza maschile perfetta, hanno (quasi) tutte una caratteristica, gli attributi evidentemente ridotti. Perché, considerando che il resto del corpo è un insieme armonioso e sapientemente scolpito di muscoli? La ragione c’è ed è anche piuttosto seria e dipende dall’ideale mascolino dell’epoca che gli artisti, in questo caso gli scultori, traducevano in forma d’arte.

E’ inutile negarlo: ammirando le statue dell’antica Grecia ciò che salta immediatamente all’occhio sono le dimensioni degli attributi maschili. Seppur sapientemente scolpiti, i genitali delle statue maschili greche sono piccoli, flosci ed estremamente ridotti. Eppure, questo diverso ‘trattamento’ rispetto al resto del corpo nasconde un’ideologia piuttosto complessa che rimanda alla concezione dell’uomo che imperava nella cultura della Grecia classica.

Poca importanza al simbolo della virilità

Pur non essendo tra i soggetti più eruditi, i genitali (piccoli) delle statue maschili della Grecia classica hanno attirato l’attenzione degli studiosi che si sono interrogati per anni sulla questione e sul perché gli scultori del tempo davano così poca importanza al simbolo per eccellenza della virilità.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cultura/2014/12/02/le-statue-piu-famose-del-mondo-un-viaggio-per-scoprire-le-meraviglie-della-scultura/41073/” testo=”Le statue più famose del mondo”]

La concezione dell’uomo ideale

In realtà non si tratta di snobbare, magari per pudore o per imbarazzo verso il pubblico, l’attributo maschile per eccellenza, quanto di esaltare quell’ideale di armonia e di perfezione a cui i Greci hanno sempre voluto (e saputo) tener fede. Una perfezione che non riguarda però solo la materia plasmata, ma che richiama una precisa concezione dell’uomo che gli antichi scultori greci hanno abilmente tradotto in arte.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cultura/2014/10/28/statue-giganti-nel-mondo-le-piu-strane/33859/” testo=”Le statue giganti più strane del mondo”]

Guerrieri, eroi e satiri

Il perché le statue greche hanno i genitali così piccoli dipende, infatti, dall’ideale che si aveva dell’uomo per eccellenza, del maschio, dell’eroe: ‘Per i Greci un attributo piccolo e non eretto era simbolo di moderazione, una delle virtù principali alla base della concezione di mascolinità ideale’, ha spiegato Andrew Lear, docente di antichità classiche ad Harvard, alla Columbia e alla New York University, sottolineando la differenza tra gli uomini ideali (eroi, guerrieri e dei) rappresentati tutti con i genitali piccoli, e i modelli negativi come i satiri, esseri mitizzati metà uomini e metà capra, rappresentati con gli attributi eretti e tutt’altro che minuscoli.

Sulla base di queste considerazioni, il perché le statue greche hanno i genitali piccoli è dunque presto detto: poiché i guerrieri incarnavano l’ideale della moderazione, una delle virtù principali legate al concetto greco di mascolinità, rappresentarli con un attributo abnorme avrebbe significato sottolinearne lo scarso controllo degli impulsi e l’incapacità di agire con moderazione. Al contrario, i genitali piccoli avevano, in quest’ottica, un significato assai profondo poiché rappresentavano il rispetto dei valori e il controllo sugli istinti più brutali.

I satiri, invece, che in scultura avevano dei genitali molto grandi, rappresentavano esattamente il contrario: esseri ubriaconi e dediti alla lussuria, incarnavano il modello mascolino opposto, ovvero uomini poco razionali, brutali e grotteschi, assai lontani dall’ideale intellettuale e autorevole del maschio per eccellenza.
Questo perché l’uomo ideale nell’antica Grecia ‘era razionale, autorevole e intellettuale’, ha spiegato a conferma della teoria di Lear, la storica Ellen Oredsson, e poteva senz’altro essere, da un punto di vista erotico, piuttosto attivo, cosa che però non era collegata alla grandezza dei suoi genitali: ‘le sue piccole dimensioni, infatti – conclude Oredsson – gli consentivano di rimanere freddo e razionale’.

Caterina Padula

Giornalista pubblicista, appassionata di scrittura, mi occupo da anni di approfondimenti culturali e di informazione online. Da sempre lettrice accanita e curiosa, amo la musica, l'arte e tutto ciò che è natura.

Recent Posts

Come risparmiare tempo in casa: scegli l’asciugatrice più adatta a te

Ti sarà certamente capitato almeno una volta nella vita di stare ad aspettare per giorni…

2 mesi ago

Valutazione delle offerte luce e gas: quali fattori considerare?

La liberalizzazione dei mercati di luce e gas in Italia è realtà da circa 25…

3 mesi ago

Le città più sicure al mondo: un’analisi della classifica 2025

Le classifiche relative alle città sono strumenti molto diffusi con i quali si analizzano diversi…

7 mesi ago

Commercio: i settori che si sono sviluppati più rapidamente negli ultimi anni

Negli ultimi anni il commercio ha subito una trasformazione profonda che ha interessato numerosi ambiti…

7 mesi ago

Più autonomia in casa a Roma: la soluzione montascale

Con l’avanzare dell’età, oppure a causa malattie croniche o disabilità di vario tipo, anche semplici…

7 mesi ago

Marzo 2025: la grande boxe torna su Mediaset e parte il progetto “Boxando s’impara”

Il 15 marzo 2025 è una data particolarmente importante per la boxe italiana: infatti l’Allianz…

9 mesi ago