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Per il maltempo, l’area dell’allerta si restringe in Piemonte

Migliora la situazione maltempo per la Regione Piemonte, dove l’area dell’allerta arancione si restringe e si riscontrano le prime schiarite. Niente da fare, invece, per la zona del Nuorese in Sardegna, dove da ieri mattina continua a piovere senza tregua e anche Dorgali, sulla costa sta attraversando forti criticità. Allerta gialla, invece, nella parte centro-sud della Toscana, con particolare attenzione tra le 14 e le 22 di oggi. Problemi, infine, per le Isole Eolie, a causa della mareggiata che le ha investite ieri e che oltre a provocare danni alla pavimentazione, ha distrutto anche il cantiere del nuovo approdo per gli aliscafi a Vulcano.

Torrente Pellice – Nanopress.it

L’area dell’allerta arancione si restringe in Piemonte, diventando di fatto meno estesa. Una notizia confortante, per gli abitanti della regione, che oggi fa registrare piogge in diminuzione e alcune schiarite che fanno ben sperare. Ad annunciarlo l’ARPA, ovvero l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che l’ha limitata per le prossime 36 ore alle zone di Chisone e Pellice, in provincia di Torino, la pianura torinese e la valle Po nel cuneese. Ancora preoccupazione, invece, per le zone della provincia di Nuoro in Sardegna, dove da ieri mattina la pioggia scende senza alcuna intenzione di fermarsi. Allarme anche per delle zone della Toscane e le Isole Eolie, assalite da una forte mareggiata ieri.

Allerta meteo, si restringe la zona arancione in Piemonte. Ecco com’è la situazione piogge e piene di fiumi e torrenti

Con cautela e senza abbassare troppo la guardia, gli abitanti del Piemonte possono tirare un leggero sospiro di sollievo: l’area dell’allerta arancione si è ristretta, e ora le zone interessate sono, stando all’ARPA,  solo quelle di Pellice e Chisone, nel torinese, la valle Po in provincia di Cuneo e la pianura torinese.

Paese di Cardè – Nanopress.it

Stando ai rapporti dell’Agenzia, la piena dei fiumi Tanaro e Po, prevista per questo pomeriggio, non desterebbe particolari preoccupazioni, nonostante le precipitazioni siano state abbastanza intense nelle aree alpine tra il Cuneese e il Biellese. Si registrano inoltre aumenti nella quota neve dai 2500 metri in su, con 1 metro di neve registrata al Rifugio Gastaldi in provincia di Torino.

Ciò nonostante, il fiume Po è esondato a Villafranca Piemonte e Cardè, raggiungendo i 4 metri di altezza. Matteo Morena, primo cittadino di Cardè, tuttavia, ci tiene a circoscrivere l’accaduto: “La situazione è di allerta ma sotto controllo. Abbiamo chiuso alcune strade, e manteniamo alta l’attenzione”.

Il paese di Ribordone risulta isolato a causa di alcuni massi sulla Sp 49 e tale rimarrà fino a lunedì, mentre gli esperti stanno effettuando verifiche sulla parte dove è avvenuta la frana ed operatori sono in questi momenti al lavoro per liberare la strada dai detriti.

A Torino la piena del Po è attesa per oggi pomeriggio, ma si tratterà di un fenomeno moderato. Per precauzione, però, la zona dei Murazzi è stata chiusa, così come la zona ciclopedonale accanto alle sponde. Tanti, infine, i volontari presenti su tutto il territorio, quasi 1.200, che monitorano la situazione tra cui quelli del Corpo Aib e del Coordinamento regionale.

Maltempo, la situazione aggiornata in Sicilia, Toscana e Sardegna

In Sicilia la situazione rimane di allerta nelle Isole Eolie, dove la violenta mareggiata di ieri ha causato non pochi problemi, in special modo alle zone portuali, dove si sono registrati anche cedimenti e smottamenti della pavimentazione. Da segnalare, i danni agli approdi di Lipari e la distruzione del cantiere dei nuovi approdi degli aliscafi a Vulcano.

Fiume in piena – Nanopress.it

Disagi anche a Ragusa Catania, Messina e Enna, dove ieri sono stati più di 100 gli interventi dei Vigili del Fuoco, a causa di allagamenti e alberi pericolanti, mentre nel Ragusano si contano danni alle serre.

Criticità lievi, invece, per la parte centro-sud della Toscana, in allerta gialla, per possibili piogge intense, ma per ora la situazione appare sotto controllo.

Problemi legati alle esondazioni per la zona del Nuorese in Sardegna, dove la pioggia continua a scendere da ieri e ha portato alla tracimazione della diga di Preda Othoni, che ha portato all’allagamento di alcune zone di coltivazione a Galtellì. In via precauzionale, il sindaco della cittadina, Giovanni Santo Porcu, ha deciso di riunire il Coc con forze dell’ordine, Protezione civile e i barraccelli, chiudendo delle strade della zona per timore che gli agricoltori possano voler andare nei campi e ritrovarsi in situazioni di criticità.

Altra zona a doversela vedere con i disagi dovuti al maltempo, quella di Dorgali, cittadina sulla costa che oggi ha fatto registrare ben 208 millimetri, e rimane monitorata con molta attenzione.

Amanda Merli

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