Il primo Report per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Cei, riguardante il periodo 2020-2021, parla di 89 vittime di abusi.
Sono 68 i presunti pedofili, responsabili delle violenze. E’ quanto emerge dal rapporto sulla pedofilia del clero italiano, fortemente voluto dal presidente Matteo Zuppi cardinale e arcivescovo di Bologna.
E’ stato pubblicato alla vigilia della giornata nazionale di preghiera, istituita dalla Chiesa italiana, per le vittime e i sopravvissuti ad abusi sessuali, tutela dei minori e persone vulnerabili, che si celebrerà appunto domani 18 novembre.
Il report, da parte della Cei, è stato fortemente voluto dal nuovo presidente Matteo Zuppi, il quale avrebbe dovuto rappresentare un cambiamento nel trattare tematiche come la pedofilia nella chiesa, sempre molto delicate e che hanno suscitato negli anni parecchie polemiche.
Soprattutto per quanto riguarda la denuncia da parte dei presunti pedofili all’interno delle comunità; ma anche questo ultimo report – che evidenzia numeri allarmanti – ha fatto parecchio discutere, e pare non risulti un vero e proprio punto di svolta.
Agli autori degli abusi vengono dunque forniti, o proposti, percorsi di riparazione e responsabilizzazione, l’inserimento in comunità di accoglienza – per un terzo dei casi – e percorsi di psicoterapia.
Tra le azioni più comuni di accompagnamento alle vittime troviamo i centri che forniscono informazioni e aggiornamenti sull’iter della pratica per il 43%, mentre per il 26% si organizzano incontro e solo per il 14% si accompagnano in percorsi di sostegno terapeutico. Al 12% troviamo invece l’accompagnamento spirituale.
Comportamenti inappropriati, uso di linguaggio fuori luogo, molestie sessuali, rapporti sessuali, adescamento, esibizione di pornografia ed esibizionismo. Queste e altre le tipologie di abusi sui minori segnalate.
E’ alto il numero di casi di pedofilia in ambito della Chiesa in Italia, e in crescita di anno in anno. Sono 89 infatti i casi di abusi segnalati, da quanto emerso dal primo Report della Conferenza Episcopale Italiana, sulla rete di servizi a tutela dei minori e dei vulnerabili.
Nel rapporto si legge che nel biennio 2020-2021, gli abusi registrati da 30 centri di ascolto sono stati 86 in totale, 38 nel 2020 e 48 nel 2021, dunque con peggioramento di anno in anno. Sono 61 i casi che riguardano violenze nei confronti di bambini dai 10 ai 18, 16 tra gli over 18 e 12 per gli under 10.
A commentare duramente il report, paragonato a uno “specchietto per le allodole” è stato Francesco Zanardi, presidente dell’associazione sopravvissuti agli abusi sessuali Rete L’Abuso. Zanardi si rivolge al cardinale Zuppi, che aveva parlato di un lasso di tempo ben maggiore di 2 anni da analizzare, e che nel report – allarmante – non compaiono i casi della Congregazione per la dottrina della fede, così come vengono omessi i casi finiti in magistratura.
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