Un nuovo attacco al sistema sociale da parte di Papa Francesco, questa volta Bergoglio parla di una delle schiavitù moderne che si verificano in ambito lavorativo. “Chi accumula ricchezze con lo sfruttamento, il lavoro in nero, i contratti ingiusti, è una sanguisuga che rende schiava la gente” ha dichiarato con durezza Papa Francesco davanti ai fedeli che hanno assistito alla sua omelia mattutina a Santa Marta.
Il Papa ha parole forti e lancia una vera denuncia: “Il sangue di chi è sfruttato nel lavoro è un grido di giustizia al Signore. Lo sfruttamento del lavoro, nuova schiavitù, è un peccato mortale. Le ricchezze in se stesse sono buone, ma sono relative. Vanno messe al giusto posto”. Bergoglio parla di “peccato mortale” per gli sfruttatori sul lavoro. Chi lo fa è per accumulare ricchezza e il denaro non deve essere il principio in base a cui orientare le proprie scelte, secondo il Papa: “È più importante un bicchier d’acqua nel nome di Gesù che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente”.
Bergoglio è convinto che lo sfruttamento sul lavoro “può diventare una catena che toglie la libertà di seguire Gesù”.
Sempre durante l’omelia il Papa ritorna anche sul tema dei migranti: “Molte persone tendono ad isolarsi di fronte alla durezza della realtà perché hanno paura del terrorismo o temono che il crescente afflusso di migranti cambi radicalmente la loro cultura, la loro stabilità economica e il loro stile di vita”, non bisogna avere “timore” ha detto Bergoglio né pregiudizi.
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