Un orsetto senza mamma è stato avvistato ieri dentro la Zona di Protezione Esterna del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, in una località nei pressi de L’Aquila, in Abruzzo. Il piccolo, di circa 3 mesi di vita e con un peso stimato di 3 chilogrammi, vagava per la zona, come se fosse in attesa della ricomparsa della mamma: dopo la segnazlazione, sono giunti sul posto gli operatori del Corpo forestale dello Stato e il Guardia Parco del Pnalm, per monitorare i suoi spostamenti e prestare i primi soccorsi all’animale. La vicenda non può che far tornare alla mente quello dell’orsa Daniza, la cui morte accidentale per un errore durante la sua cattura aveva lasciato orfani i suoi due cuccioli.
La buona notizia è che proprio pochi giorni fa i due figli di Daniza sono stati avvistati vivi e in buona salute, smentendo le preoccupazioni degli esperti, secondo cui senza la mamma a quell’età avrebbero avuto poche possibilità di sopravvivenza. Per un orsetto è infatti difficile procurarsi cibo e sopravvivere ai nemici esterni quando ancora non si è raggiunti l’età e la stazza necessaria per la caccia e la difesa personale: una preoccupazione che ora investe anche il cucciolo abruzzese, ritrovato in una condizione di forte disidratazione e affaticamento, tanto che è stata necessaria la cattura ed il successivo trasferimento nel Centro di Recupero Fauna di Pescasseroli, per ricevere tutte le cure del caso.
Contemporaneamente gli uomini della Forestale hanno concentrato le loro ricerche di mamma orsa nell’area di ritrovamento, dove è stata rinvenuta la carcassa di un lupo, immediatamente trasferita presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Avezzano, per stabilirne le cause: infatti nella medesima zona a marzo erano state scoperte le carcasse di dieci volpi morte per avvelenamento, e il timore è che anche l’orsa possa aver fatto una brutta fine. Per questo motivo è stato disposto dal Comando Regionale per l’Abruzzo l’intervento del Nucleo Cinofilo Antiveleno della Forestale, affinché venga bonificata la zona, e per accertare la presenza di eventuali bocconi avvelenati, oltre che del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale dell’Aquila per trovare mamma orsa. Il suo piccolo è vivo ed ha bisogno di lei.
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