Emergono nuovi dettagli sull’omicidio del piccolo Logan Mwangi, ucciso dai familiari il 31 luglio del 2021.
Molti dettagli emergono dalla vicenda avvenuta in Galles e sulla strana famiglia con cui viveva il piccolo di 5 anni, che già i servizi sociali tenevano sotto controllo senza però tuttavia intervenire concretamente.
Torniamo indietro di un anno per capire cosa è avvenuto al piccolo Logan Mwangi e come mai è stato ucciso brutalmente dalla madre, dal patrigno e dal fratellastro.
In realtà è difficile trovare una motivazione ed è impossibile accettare un omicidio così brutale che sicuramente poteva essere evitato.
Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il bambino sarebbe stato picchiato e poi buttato dalle scale dell’appartamento dove viveva con i familiari. L’autopsia ha rivelato che il decesso è dovuto proprio a questa caduta ma sul suo corpo sono stati trovati lividi, emorragie interne e contusioni varie riconducibili a maltrattamenti precedenti.
Le indagini infatti hanno dimostrato che la madre Angharad Williamson, il compagno John Cole e il figlio di quest’ultimo, Craig, maltrattavano spesso il bambino e lo costringevano a punizioni molto crudeli, infatti in più volte era finito in ospedale per ossa rotte o bruciature varie.
A un anno di distanza è ancora difficile accettare una simile tragedia, soprattutto perché dagli ultimi dettagli emersi si è evinto che i servizi sociali erano a conoscenza di alcune stranezze all’interno della famiglia.
È incredibile che nonostante i vari segnali di allarme, l’unico elemento che abbia attirato l’attenzione sia la situazione poliamorosa della coppia.
Angharad infatti era la madre naturale di Logan, avuto con il compagno John, il quale aveva un figlio da una precedente relazione.
La novella coppia avrebbe iniziato una relazione a 3 proprio con questa donna e per tale motivo i servizi sociali analizzarono molto il contesto familiare in cui vivevano sia Logan che il minorenne figlio di John.
Non abbastanza però da capire che il più giovane della famiglia veniva seviziato spesso e senza nessun motivo. Un comportamento crudele e ingiustificato a cui partecipava anche il fratellastro 13enne, lo stesso che le telecamere hanno ripreso mentre aiutava il padre a occultare il cadavere di Logan.
Ma concentriamoci sui servizi sociali: come mai non hanno fatto nulla per togliere Logan alla custodia della crudele famiglia? Chiamati all’epoca a verificare lo stato di salute di entrambi i minori, si erano focalizzati sulla relazione poliamorosa degli adulti ma hanno perso di vista ciò che accadeva a Logan.
Il piccolo ha subito torture per anni ma secondo gli assistenti sociali il contesto non era dannoso, infatti Logan venne rimosso dal registro per la protezione dei minori, questo nonostante in precedenza ci fossero stati diversi ricoveri in circostanze sospette.
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