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Nuovo farmaco contro l’Hiv prodotto a Parma

Sarà prodotto a Parma un nuovo farmaco contro l’HIV. La casa farmaceutica produttrice ha annunciato un investimento di 30 milioni di euro per la costruzione di un nuovo impianto di 1.500 m² dedicato alla produzione e al confezionamento di medicine adatte ai pazienti cosiddetti multitrattati (Heavily Treatment Experienced o Hte) che hanno fallito più linee terapeutiche.

Il farmaco Fostemsavir sarà prodotto da Gsk (GlaxoSmithKline) per conto di ViiV Healthcare, in partecipazione con Pfizer Inc. e Shionogi Limited nel sito produttivo di San Polo di Torrile (Parma), nato nel 1984 e specializzato nell’introduzione di nuovi prodotti e nella fornitura a livello mondiale di una serie di farmaci fra cui i recenti anticorpi monoclonali belimumab e mepolizumab. Con oltre 640 collaboratori che lavorano nel sito in diverse aree, lo scorso anno Parma ha prodotto 110 milioni di unità, destinate a 120 mercati in tutto il mondo.

“L’annuncio – commenta Giuseppe Carloni, VP e Parma Site Director – riflette l’impegno aziendale nel sito di Parma e conferma la nostra significativa presenza industriale in Italia e nella Regione. L’investimento, che rafforza la posizione del nostro sito quale sede privilegiata per la produzione di nuovi prodotti, è anche un riconoscimento delle competenze tecniche, esperienza e impegno dei nostri collaboratori. Anche se già produciamo e forniamo una serie di farmaci innovativi ai pazienti di tutto il mondo, realizzare un farmaco anti-Hiv è una prima assoluta per il nostro sito e sono particolarmente lieto dell’opportunità di collaborare a questo progetto. Con la costruzione già in fase avanzata, si prevede il completamento del nuovo impianto nella seconda metà di quest’anno al fine di supportare la presentazione della domanda di registrazione del farmaco negli Stati Uniti e in Europa nel 2019/2020”.

Massimo de Pietri, vice presidente e Head of Supply Chain di ViiV Healthcare ha detto la sua sul nuovo farmaco che “rappresenta una molecola di una nuova classe che previene l’attacco del virus Hiv alla cellula ospite, prevenendo attraverso questo meccanismo l’ingresso del virus nella cellula stessa. Andrà a soddisfare i bisogni di pazienti multitrattati, che possono aver fallito altri regimi di trattamento ed avere quindi scarse opzioni terapeutiche”.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo investimento in Italia – aggiunge Maurizio Amato, General Manager Hub ViiV Italy & Netherlands – che dimostra l’importanza del nostro Paese e l’impegno costante dell’azienda a ricercare e sviluppare nuovi farmaci per le persone affette da Hiv in Italia e nel mondo”.

In collaborazione con AdnKronos

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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